2009/02/04

Sonde lunari post-Apollo: usabili per documentare gli sbarchi?

di Paolo Attivissimo. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Uno dei modi per documentare gli sbarchi umani sulla Luna delle missioni Apollo è inviare una sonda automatica verso la Luna e impostarla per fotografare i siti degli allunaggi. Non occorre fantasticare una missione del genere: sonde di questo genere, realizzate e lanciate da vari paesi, sono già in orbita intorno alla Luna e la stanno fotografando ed esplorando con vari strumenti o sono in procinto di farlo.

Le loro immagini dei siti di allunaggio umano renderanno più imbarazzante sostenere le tesi lunacomplottiste, soprattutto quelle che ipotizzano "da 20 a 30 persone al massimo" a conoscenza della messinscena.

Naturalmente gli ottusi del settore sosterranno che foto di questo genere dimostrerebbero soltanto che sulla Luna ci sono oggi i veicoli Apollo, ma non dimostrerebbero che quei veicoli vi arrivarono nel 1969 e men che meno che vi fossero a bordo degli astronauti. Sarebbe già un punto di partenza, ma c'è di meglio: i dati già restituiti dalle sonde permettono un controllo incrociato che conferma oltre ogni ragionevole dubbio che almeno due missioni Apollo sbarcarono sulla Luna ed avevano astronauti a bordo. Sempre che non si voglia pensare che India, Giappone e Cina siano anche loro parte del Grande Complotto.


Chandrayaan-1 (India)


La prima sonda lunare indiana è stata lanciata il 22 ottobre 2008 dal centro spaziale di Satish Dhawan, nell'Andhra Pradesh, ed è entrata in orbita lunare provvisoria l'8 novembre 2008, per poi assumere un'orbita polare definitiva ad un'altezza di circa 100 km il 12 novembre 2008. Il costo stimato della missione è di circa 80 milioni di dollari USA.

Il sito ufficiale di Chandrayaan dice che la sonda è progettata per funzionare per circa due anni e che la sua strumentazione include anche una Terrain Mapping Camera (fotocamera di mappatura del suolo), che ha una risoluzione di 5 metri ed è concepita per mappare l'intera superficie della Luna con estremo dettaglio.

Secondo il Times of India dell'11 gennaio 2009, Chandrayaan ha già effettuato la mappatura (non si sa se ottica o con altri strumenti) dei siti di allunaggio delle sei missioni Apollo. Il processo è iniziato il 7 gennaio e si è concluso il 10 gennaio, stando alle dichiarazioni di P. Sreekumar, uno dei principali scienziati associati alla missione lunare indiana.

Se questa mappatura è stata effettuata usando la TMC, in condizioni ideali sarebbero visibili gli aloni prodotti sul suolo dal getto dello stadio di discesa del LM e lo stadio stesso, rimasto al suolo, risulterebbe come poco più di un puntino indefinito (misura 9,4 m da un estremo all'altro delle sue zampe). Eventuali immagini, al momento in cui scrivo, non sono state ancora pubblicate. Altre informazioni su Chandrayaan sono disponibili presso NASA.gov.

Aggiornamento (2009/08/29): il contatto radio con la sonda Chandrayaan è stato perso improvvisamente il 29 agosto 2009 prima che concludesse la propria missione. La sonda aveva completato oltre 3400 orbite intorno alla Luna nel corso di 312 giorni e nonostante la conclusione imprevista aveva già raggiunto buona parte degli obiettivi scientifici della propria missione. Maggiori dettagli sono presso la BBC e la Indian Space Research Organisation.



Chang'e (Cina)


La sonda cinese Chang'e 1 è stata lanciata il 24 ottobre 2007 ed è entrata in orbita intorno alla Luna il 5 novembre 2007. E' dotata, fra gli altri strumenti, di una fotocamera che ha una risoluzione ottica di 120 metri. La sua orbita ellittica ha un'altezza minima di 210 km e un'altezza massima di 8600 km dal suolo lunare, secondo Encyclopedia Astronautica. Il sito ufficiale della missione è disponibile anche in inglese.

In considerazione della risoluzione della fotocamera installata a bordo, è molto improbabile che Chang'e possa fornire documentazione fotografica degli sbarchi Apollo.

L'1/3/2009 la sonda si è schiantata sulla Luna, ufficialmente su comando da Terra, secondo la BBC e Xinhua.net, alle coordinate 1,50° sud di latitudine e 52,36° est di longitudine.


Lunar Reconnaissance Orbiter (USA)


La missione combinata del Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO) e del Lunar Crater Observation and Sensing Spacecraft (LCROSS) statunitense è partita da Cape Canaveral il 18 giugno 2009. La sonda LRO è dotata di una fotocamera, la Lunar Reconnaissance Orbiter Camera (LROC), avente una risoluzione massima di 50 cm, sufficiente a fotografare i veicoli e gli oggetti lasciati dagli astronauti delle missioni Apollo e le relative ombre.

Per avere un'idea del livello di dettaglio offerto da questo genere di risoluzione si può guardare una fotografia satellitare terrestre di pari risoluzione, come quella pubblicata dalla NASA qui.



Secondo la medesima pagina di documentazione NASA, i Rover, le auto elettriche usate dagli astronauti delle missioni Apollo 15, 16 e 17 per spostarsi sulla Luna, misurano circa 2 x 3 metri, per cui nelle immagini del LROC saranno visibili come forme spigolose di circa 4 x 6 pixel. Lo stadio di discesa (Descent Stage) dei moduli lunari ha un corpo principale di 4 metri di lato, pari a 8 x 8 pixel nelle immagini del LROC. Le loro zampe opposte sono a 9 metri di distanza l'una dall'altra, pari a circa 18 pixel. A questo si aggiungerà la visibilità delle ombre di questi oggetti, che all'alba e al tramonto saranno estremamente lunghe e inconfondibili.


Kaguya/Selene (Giappone)


Il veicolo spaziale automatico Kaguya (denominato anche Selene) della Japan Aerospace Exploration Agency (JAXA) è stato lanciato il 14 settembre 2007 dal centro spaziale di Tanegashima ed è rimasto in orbita lunare fino all'11 giugno 2009.

Era composto da tre sonde che hanno orbitato intorno alla Luna: la principale ha sorvolato la superficie lunare a circa 100 km di altezza, scendendo progressivamente fino a schiantarsi in modo controllato con un impatto visibile da Terra.

Il sito ufficiale della missione, disponibile in giapponese e in inglese, spiega che Kaguya è equipaggiata con vari strumenti che includono una telecamera ad alta definizione, le cui splendide immagini del sorvolo della Luna sono distribuite anche su Youtube.

Questa sonda ha prodotto numerosi risultati che confermano gli sbarchi lunari, anche se non si tratta di fotografie dirette degli oggetti lasciati presso i siti di sbarco. Questi risultati sono descritti in dettaglio in un articolo apposito.

10 commenti:

markogts ha detto...

Ero venuto fin qui perché non mi tornava il POV della sonda giapponese, ma adesso ho capito. Continuo a non capire invece perché non le fanno orbitare più in basso. Non c'è atmosfera, più vicino sono meglio vedono. Boh...

Bell'articolo!

Hayabusa ha detto...

Perché, senza entrare nei dettagli della matematica orbitale, un oggetto per mantenersi in orbita ha bisogno di una velocità tanto più alta quanto è più bassa l'orbita.

Maggiore velocità vuol dire maggiore energia necessaria per raggiungerla (questo è sempre vero, anche se non c'è atmosfera a frenare).

Per i più curiosi consiglio di guardare questo esercizietto interattivo tratto dal kit "education" dell'esa.

Il kit intero è reperibile a partire da questa pagina

brain_use ha detto...

Concordo, bell'articolo.

Il lunacomplottismo presenta, imho, una particolarità interessante: si basa esclusivamente sulla selezione e salla reinterpretazione del materiale documentale esistente (in particolare fotografico).

Perciò rappresenta una sorta di modello esemplificativo di alcune delle più diffuse tecniche con cui i cospirazionisti confezionano le loro tesi.

matteo ha detto...

La prima spiegazione che mi viene in mente è che orbitando più in basso il campo di vista si restringe, bisogna scegliere fra risoluzione e completezza della copertura, inoltre un'orbita molto bassa dovrebbe essere più soggetta a perturbazioni (dovute al fatto che la Luna non è sferica) e quindi più difficile da controllare.

Dan ha detto...

E poi se voli più veloce c'è maggior rischio che la foto ti venga mossa...

Stepan Mussorgsky ha detto...

L'articolo mi è piaciuto così tanto che ti segnalo due piccoli refusi ;)

Sezione Kaguya/Selene, primo paragrafo:

"E' composto da tre sonde che orbita intorno alla Luna:"

Terzultimo paragrafo:

"Anzi, la JAXA ha anzi usato le foto"

Ciao e complimenti, blog aggiunto ai preferiti! :P

Leonardo Salvaggio ha detto...

Corretto, grazie!

markogts ha detto...

@ Hayabusa: attento che l'energia orbitale è maggiore per le orbite più elevate. Conta l'energia cinetica ma anche quella potenziale. Controprova: la portata dei vari vettori è largamente minore per GEO che per LEO. Eppoi nel caso della Luna il discorso assolutamente non si può applicare perché le sonde entrano nel campo gravitazionale "dall'alto", e l'energia che serve per arrivare fino a lì è di ordini di grandezza superiore alle differenze tra due diverse orbite lunari.

Anonimo ha detto...

La ricostruzione in 3D ottenuta dai dati della sonda Kaguya della foto AS15-82-11122 ripresa dall'apollo 15 mostra in maniera definitiva la realtà della conquista della luna... Come spiegare altrimenti che la NASA nel 1971 fosse in grado di simulare in studio l'esatto paesaggio ripreso in fotografia da quel determinato punto della superficie lunare?

Ionela ha detto...

anche ESMO è una sonda lunare progettata, però, da studenti. Il progetto ESMO rappresenta un'opportunità unica ed irripetibile per molti studenti universitari, che possono così arricchire la propria esperienza di progettazione attraverso un'esperienza entusiasmante che potrà, si spera, essere la base per future missioni pianificate dall'ESA. ESMO è la quarta missione all'interno dell'Education Satellite Programme di ESA, e si basa sull'esperienza acquisita con precedenti programmi come SSETI Express, YES2 e ESEO.

Date un'occhiata qui
http://it.emcelettronica.com/esmo-prima-sonda-lunare-europea-progettata-da-studenti