2010/04/28

Accensione dei motori del Saturn V al rallentatore

di Paolo Attivissimo

Mark Gray della Spacecraft Films ha pubblicato uno spezzone del decollo dell'Apollo 11, in rotta verso la Luna nel luglio del 1969, sotto la spinta di cinque motori F-1 che ingurgitano 13 tonnellate di cherosene e ossigeno liquido al secondo. Quanto basta per sollevare verticalmente le circa 3000 tonnellate del veicolo Saturn V/Apollo (pari a dieci Jumbo Jet a pieno carico) fino a circa 70 chilometri d'altezza e accelerarle fino a 9900 chilometri l'ora. Ah, e fare tutto questo in poco più di due minuti e mezzo. Solo la turbina di alimentazione dei motori erogava 55.000 cavalli (41 MW). Ciascuno di questi motori F-1 produceva più spinta di tutti e tre i motori primari dello Shuttle.

La ripresa originale, effettuata su pellicola 16mm, è a 500 fotogrammi al secondo, quindi gli otto minuti del video rappresentano i primi trenta secondi effettivi del decollo. Le fiamme iniziali sono l'accensione dei motori e vengono risucchiate verso il basso dal getto dei motori stessi quando la spinta arriva a regime. Le schegge bianche che cadono sono costituite da ghiaccio, che si condensa sulla superficie esterna del veicolo Saturn V perché il razzo contiene immensi serbatoi di ossigeno liquido mantenuto a temperature bassissime. L'acqua che si vede più avanti è quella del sistema di attenuazione delle vibrazioni e del rumore.

Questa è la versione a bassa risoluzione: se volete quella in alta definizione, andate qui.


Non dimenticate che in cima a questi centoundici metri di fuoco e d'inferno finemente regolati c'erano tre persone: Michael Collins, Buzz Aldrin e Neil Armstrong. E che tutto questo fu realizzato con tecnigrafi e regoli calcolatori.

2 commenti:

Luigi Rosa ha detto...

Queste riprese al rallentatore danno, se possibile, ancora piu' maestosita' al veicolo e ci fanno rendere conto di quanti siano i dettagli tecnici che coinvolgono il lancio di un Saturn.

brain_use ha detto...

Quoto.
E' uno spettacolo.