2012/03/18

A proposito dell'invito al dibattito di PianetaX [UPD 2012/05/28]

di Paolo Attivissimo. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale

Sul sito di Albino Galuppini, noto anche come PianetaX, è comparso un annuncio secondo il quale parteciperò a un “Convegno Internazionale sulla Beffa della Luna”, organizzato da Galuppini, che si terrebbe il 20 maggio 2012 a Brescia.

Vorrei chiarire pubblicamente che non ho affatto confermato incondizionatamente la mia partecipazione: mi sono impegnato esclusivamente a tenere libera da impegni la data prevista per l'incontro.

Ho invece posto delle condizioni, per esempio respingendo il titolo e lo slogan (“Perché dovremmo credere ad una prodezza che mezzo mondo pensa sia stata una frode”), decisamente troppo di parte e sbagliato (non risulta affatto che “mezzo mondo”, neanche in senso lato, sostenga le tesi di messinscena). Ho inoltre criticato il termine “internazionale”, perché l'incontro non sembra avere caratteristiche di internazionalità significative.

– il titolo e la promozione dell'evento, locandine comprese, non devono essere di parte e devono essere concordati con me e con gli eventuali altri relatori

– la partecipazione del pubblico e dei relatori all'evento dovrà essere gratuita

– dovrà essere possibile videoregistrare il dibattito e pubblicare la registrazione

– ai relatori sarà permesso mettere in vendita copie delle proprie pubblicazioni

– alle due tesi dovranno essere dati spazi e tempi uguali

– ci dovrà essere la possibilità di mostrare immagini e video (proiettore o monitor grande)

– i relatori dovranno avere l'opzione di portare con sé un tecnico esperto del settore e di dargli spazio nel dibattito

– il dibattito dovrà essere strutturato in una prima fase di presentazione delle tesi, con non più di 30 minuti per ciascun relatore (compreso l'eventuale intervento del suo esperto), seguiti da non più di 15 minuti di replica per ciascun relatore e da almeno 30 minuti di domande libere del pubblico a tutti i relatori

– sarà compito degli organizzatori garantire la presenza di un moderatore che faccia rispettare i tempi e garantisca un dibattito sereno, gestendo eventuali intemperanze del pubblico ed evitando che le domande si trasformino in comizi

Se queste condizioni, suggeritemi dall'esperienza di dibattiti passati su temi analoghi, non verranno rispettate, non parteciperò all'incontro. Sono disponibile a un dialogo civile, ma non desidero porgere il fianco a iniziative che non garantiscano obiettività e correttezza.


2012/04/03


Un nuovo articolo sul blog di Galuppini fornisce altri dettagli sulla sua iniziativa. Vorrei sottolineare che il titolo del convegno (se così lo si vuol chiamare) è stato deciso d'autorità da Galuppini senza consultarmi. Non intendo porgere il fianco a quella che si sta trasformando sempre più in una farsa mirata a pubblicizzare libri.

È interessante notare la frase "Personalmente non intendo affrontare Attivissimo", che dopo tutti i proclami baldanzosi di Galuppini suona davvero ridicola. Non mordo mica. Ma soprattutto spicca questa frase dello stesso Galuppini:

Personalmente se ci sarà il dibattitone, avendo terminato la mia parte, sarà piazzato in prima fila con calze, mutande ascellari della nonna, vestaglione di flanella, frittatona di cipolle, birra ghiacciata, tifo indiavolato e rutto libero! Sto già ridendo sulla fiducia quando Sofias dirà ad Attivissimo “lei è coglione al 100%!”.
Rimanete sintonizzati!

Sono dunque venute meno le premesse di un dibattito equilibrato, se mai ci sono state, per cui ho scritto a Galuppini quanto segue:


Il giorno 18-mar-2012, alle ore 14:57, Albino Galuppini ha scritto:

Mi riprometto di fornirle ogni conferma alle sue condizioni entro e non oltre la metà di aprile.

Albino,

non hai mantenuto le tue promesse. Il tuo post annuncia già un titolo definitivo e una struttura del dibattito che non abbiamo affatto concordato.

Viste queste premesse, non intendo perdere altro tempo con chi si comporta in modo non professionale e senza dimostrare la correttezza minima indispensabile. Non parteciperò al dibattito.

Ciao,

Paolo


2012/05/28


Galuppini ha pubblicato un post con alcune foto del “convegno internazionale”. Stranamente manca del tutto una fotografia del pubblico. Inoltre Galuppini ha eluso ripetutamente la domanda sull'affluenza di pubblico che gli è stata rivolta dai commentatori. Ironicamente, chi lamenta che la NASA non è in grado di dimostrare di essere andata sulla Luna non è in grado di dimostrare che qualcuno sia venuto a sentirlo parlare in un ristorante sulla Terra.

Con queste premesse è presumibile che il pubblico non ci sia stato del tutto e che il “convegno” sia stato un flop sensazionale.

2012/03/15

Finalmente fuori dall'orbita bassa con Orion nel 2014

di Paolo Attivissimo


Questo è un video che ricostruisce l'Exploration Flight Test-1 (EFT-1), la prima missione di collaudo senza equipaggio della nuova capsula Orion: un lancio che finalmente porterà un veicolo per il trasporto di astronauti al di fuori dell'orbita bassa intorno alla Terra, arrivando a una distanza che nessun veicolo del genere raggiungeva da oltre quarant'anni.

La voce narrante è quella di Jay Estes, Deputy for flight test integration del programma Orion. Questa è la trascrizione e traduzione sommaria delle sue parole:

0:02 This is Jay Estes, I'm a deputy for flight test integration in the Orion program. / Qui è Jay Estes, sono un delegato all'integrazione per i collaudi in volo nel programma Orion.

0:07 What you see here is a Delta 4 Heavy booster being launched from the pad. / Quello che vedete qui è un vettore Delta 4 Heavy che viene lanciato dalla rampa.

0:13 This is a flight test that Orion is going to conduct in 2014. / Questo è un collaudo in volo che Orion svolgerà nel 2014.

0:18 It's a Delta 4 Heavy unmanned booster with two strap-on boosters on the side. / È un vettore Delta 4 Heavy senza equipaggio con due booster laterali agganciati.

0:25 Once we get through first stage, the strap-on boosters separate themselves and the central core continues on as a second stage. / Una volta esaurita la fase del primo stadio, i booster agganciati si separano e l'elemento centrale continua come secondo stadio.

0:33 Once we get to low Earth orbit, the second stage shuts down and separates itself from the spacecraft and the upper stage. / Quando arriviamo in orbita bassa intorno alla Terra, il secondo stadio si spegne e si sgancia dal veicolo spaziale e dallo stadio superiore.

0:40 At that point the upper stage lights and takes us on to orbit, the service module panels separate, and the launch abort system with its shroud, which has been covering the capsule, comes off. / A questo punto si accende lo stadio superiore, che ci fa salire in orbita, si separano i pannelli del modulo di servizio e si stacca il sistema d'emergenza di lancio con il suo guscio protettivo, che ha coperto la capsula.

0:54 In low Earth orbit, which is about 250 miles above the surface of the Earth, we make one orbit, and this orbit lets us check out our systems. / In orbita terrestre bassa, che è a circa 400 chilometri al di sopra della superficie della Terra, effettuiamo una singola orbita, che ci consente di verificare i nostri sistemi.

1:07 After one orbit, we ignite the upper stage and we lift the orbit to about 3600 miles. / Dopo un'orbita, accendiamo lo stadio superiore e alziamo l'orbita fino a circa 5800 chilometri.

1:14 Now 3600 miles is approximately 10 times higher than any man-rated spaceship has been since 1972, when we came back from the Moon. / 5800 chilometri sono una distanza circa dieci volte maggiore di quella raggiunta da qualunque veicolo spaziale qualificato per il trasporto di astronauti dal 1972 in poi, quando tornammo dalla Luna.

1:24 And the reason we are doing this is to test our heat shield on reentry. / E il motivo per cui lo facciamo è collaudare il nostro scudo termico al rientro.

1:29 The heat shield will be exposed to heating much like you would get from the Moon, and we will be able to demonstrate that our heat shield is sufficient for recovering people from missions beyond Earth. / Lo scudo termico verrà esposto a un riscaldamento molto simile a quello che si otterrebbe tornando dalla Luna, e saremo in grado di dimostrare che il nostro scudo termico è sufficiente per il recupero di persone da missioni al di fuori della Terra.

1:41 And as we begin to enter, the capsule then separates from the service module section. / E mentre iniziamo a rientrare, la capsula si separa dalla sezione del modulo di servizio.

1:49 The service module section stays attached to the upper stage, and here you see the control jets that are firing... control the attitude for entry. / Il modulo di servizio rimane attaccato allo stadio superiore, e qui vedete i razzi di manovra che si accendono e regolano l'assetto per il rientro.

1:59 As we enter, we experience maximum heating lower in the atmosphere. / Mentre rientriamo subiamo il riscaldamento massimo più in basso nell'atmosfera.

2:06 This is a primary test of Exploration Flight Test 1, that heat shield. / Questo è un test primario dell'Exploration Flight Test 1, quello scudo termico.

2:12 As we get low in the atmosphere, the forward bay cover come off, which covers the parachutes, and two small chutes come out to slow us down. / Man mano che scendiamo nell'atmosfera, si stacca la copertura dell'alloggiamento anteriore, che copre i paracadute, e fuoriescono due piccoli paracadute per rallentarci.

2:26 After we slow down, those separate, three small pilot chutes come out to open three main parachutes, which initially open at about three percent opening. / Dopo che abbiamo rallentato, questi paracadute si separano e si aprono tre piccoli paracadute di guida allo scopo di aprire tre paracadute principali, che inizialmente si aprono solo per il 3%.

2:36 Then they go to ten percent open. Then they go to full open. / Poi si aprono al 10%. Poi si aprono completamente.

2:41 We use those on staging to keep the forces on the chutes lower. / Li usiamo in stadi per mantenere più basse le forze che agiscono sui paracadute.

2:45 It makes for a softer ride and it keeps our chutes safe. / Questo rende più dolce la discesa e protegge i nostri paracadute.

2:49 We enter the water at a slight angle to help the crew with the impact on the water. / Entriamo in acqua leggermente angolati per agevolare l'equipaggio nell'affrontare l'impatto con l'acqua.

2:56 The parachutes fall in the water, we hope to recover those. / I paracadute cadono in acqua; ci auguriamo di poterli recuperare.

2:59 We are cooperating with the Navy, and using one of their well deck ships to recover our capsule. / Stiamo cooperando con la Marina e usiamo una delle loro navi a pozzo per recuperare la nostra capsula.

3:06 This Orion, after this spaceflight, will be refurbished and used again on an ascent abort test in the future./ Questa Orion, dopo questo volo spaziale, verrà ricondizionata e riutilizzata in un test d'emergenza al decollo in futuro.

Dal punto di vista del lunacomplottismo, questo volo di collaudo pone alcune domande che i sostenitori della messinscena lunare dovranno affrontare: se, come dicono loro, il volo umano verso la Luna è impossibile a causa delle radiazioni spaziali dello spazio profondo che trapasserebbero le pareti di qualunque capsula e ucciderebbero l'equipaggio, perché la NASA sta spendendo miliardi in una sperimentazione di una capsula concepita per portare un equipaggio nello spazio profondo? Come mai nessun esperto del settore ha sollevato obiezioni?

Lascio i lunacomplottisti alle loro fantasiose risposte. Nel frattempo, godiamoci il fatto che finalmente, dopo quattro decenni d'attesa, si muovono i primi passi per andare con esploratori umani verso luoghi più lontani dell'orbita terrestre. Stiamo per smettere di girare intorno a casa (per quanto questo sia un'impresa non banale) e andare di nuovo là fuori. Era ora.

Lutto nella famiglia Aldrin

di Paolo Attivissimo

Il 28 febbraio scorso si è spenta all'età di 83 anni Fay Ann Aldrin Potter, sorella di Buzz Aldrin. La notizia è stata pubblicata oggi dal Montclair Times.

2012/03/13

LRO rifotografa anche il Lunokhod 2 russo

di Paolo Attivissimo

Il sito del gruppo che gestisce la fotocamera della sonda Lunar Reconnaissance Orbiter ha pubblicato una nuova immagine, a maggiore risoluzione rispetto alle foto precedenti, del veicolo radiocomandato russo Lunokhod 2, sbarcato sulla Luna il 15 gennaio 1973.

Credit: NASA/GSFC/Arizona State University

Maggiori dettagli sulla missione del Lunokhod 2, che riuscì a percorrere ben 37 chilometri sulla Luna, e su questa fotografia sono disponibili in questo articolo (in inglese).

2012/03/11

LRO, nuova immagine del sito di allunaggio di Apollo 11

di Paolo Attivissimo. Questo articolo vi arriva grazie alla donazione per il libro “Luna? Sì, ci siamo andati!" di lubini.sil*.

Credit: NASA/GSFC/Arizona State University. Link

Quella che vedete qui sopra è la migliore immagine mai ottenuta del luogo del primo sbarco umano sulla Luna, avvenuto fra il 20 e il 21 luglio del 1969. Si tratta di un dettaglio di questa immagine intera, la M175124932LR, scattata il 5 novembre 2011 da un'altezza di 24 chilometri e con una risoluzione di 25 cm per pixel dalla sonda Lunar Reconnaissance Orbiter che attualmente sta orbitando intorno alla Luna. L'immagine è stata pubblicata il 7 marzo scorso sul sito del team LROC che gestisce la fotocamera della sonda.

Le lettere LM indicano lo stadio di discesa del Lunar Module, il veicolo a due stadi che fu utilizzato per la fase finale dello sbarco. Lo stadio di discesa fu usato come rampa di lancio per la ripartenza dalla Luna a bordo dello stadio di risalita e quindi fu lasciato sulla Luna. Si nota il riflesso delle sue quattro zampe intorno al corpo centrale.

Camera identifica la telecamera utilizzata dagli astronauti Neil Armstrong e Buzz Aldrin per trasmettere al Controllo Missione e al mondo (che seguì in diretta) la loro cauta escursione sulla superficie della Luna. Trattandosi del primo allunaggio mai effettuato da un equipaggio, avevano ordini chiari di non allontanarsi troppo dal veicolo. Le linee scure irregolari sono le tracce delle impronte lasciate da Aldrin e Armstrong: spicca in particolare la traccia verso il grande cratere situato sulla destra, prodotta da Armstrong durante uno spostamento non programmato per documentare fotograficamente l'interno del cratere (battezzato Little West), come si può vedere in questo collage digitale delle foto scattate dall'astronauta.

Credit: NASA


La sigla LRRR indica il Lunar Ranging RetroReflector, un retroriflettore collocato dagli astronauti: si tratta di uno speciale dispositivo passivo, simile grosso modo a un catarifrangente, che riflette la luce nella direzione dalla quale proviene. Il LRRR è tuttora in uso e viene colpito periodicamente da un potente raggio laser inviato da Terra. Il tempo che intercorre fra l'emissione del raggio e il ritorno a Terra del suo riflesso fornisce una misura centimetricamente precisa della distanza Terra-Luna. La copertura protettiva dell'LRRR è contrassegnata dalle parole Discarded Cover.

La sigla PSEP identifica il Passive Seismic Experiment Package, un sismografo che trasmise a Terra per tre settimane i primi dati sismici lunari.

Possiamo apprezzare tutti questi oggetti nella fotografia AS11-40-5949 scattata da Armstrong durante la missione e mostrata in versione ridotta qui sotto.

Credit: NASA
Non sembrano esserci tracce visive della bandiera degli Stati Uniti, che secondo le dichiarazioni di Aldrin sarebbe stata abbattuta dal getto del motore del modulo lunare al momento del decollo dalla Luna. Tuttavia è possibile che ulteriori analisi ed elaborazioni la rivelino, come è successo per l'Apollo 12.   

L'enorme file originale di questa nuova foto del sito del primo allunaggio umano è scaricabile qui (TIFF, 1,3 GB, 10940 x 117288 pixel). Per localizzare il sito di allunaggio occorre posizionarsi nell'immagine intera come indicato qui sotto.



Desidero ringraziare, anche da parte dei veterani del progetto Apollo con i quali sono in contatto e che erano a caccia di quest'informazione, tutti i lettori che via Twitter mi hanno aiutato a localizzare il sito nella foto gigante: @coeranos, @gnacca, @alemurana, @RikyUnreal, @nezumiiro87 e @Daniele_Fiori. Aggiungerò i loro nomi ai titoli di coda di Moonscape.

2012/03/03

LRO: un anno di Luna in due minuti

di Paolo Attivissimo


Il GSFC Scientific Visualization Studio della NASA ha creato quest'animazione digitale di un intero anno di fasi lunari (il 2012) viste dalla Terra, basandosi sui precisissimi dati altimetrici e fotografici della sonda Lunar Reconnaissance Orbiter, che dal 2009 orbita intorno alla Luna inviando immagini straordinarie.

È grafica digitale (un collage d'immagini reali rese tridimensionali applicandole a un modello altimetrico della superficie della Luna), ma rispecchia fedelmente quello che si vedrebbe nella realtà se si osservasse la Luna dalla Terra per un anno intero.

Il video mostra in modo chiarissimo due fenomeni poco conosciuti: la variazione periodica delle dimensioni apparenti della Luna, dovute all'orbita non circolare che fa variare la distanza tra la Terra e la Luna, e la librazione, ossia quell'impressionante rotazione e dondolio della Luna, dovuto alla combinazione dell'orbita ellittica e dell'inclinazione del piano orbitale lunare. L'ellitticità dell'orbita comporta che la Luna si sposta intorno alla Terra a velocità variabile, ma la Luna ruota su se stessa a velocità costante, per cui periodicamente possiamo sbirciare una fettina della faccia nascosta. Phil Plait ha uno spiegone qui in inglese e la NASA offre altri video e immagini. Non perdetevi la versione in HD di quest'animazione.