2009/08/13

Conferenza su complotti e chicche lunari in Val di Fiemme il 14/8 (UPD 20090816)

di Paolo Attivissimo. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale

Venerdì 14 agosto sarò a Tesero, alla Sala Bavarese del Teatro, alle 21, per raccontare le missioni lunari e smontarne le complesse teorie di complotto e i semplici dubbi dei molti che ormai per limiti d'età conoscono questo periodo della nostra storia solo come ricordo sbiadito o non lo conoscono affatto.

Per esempio, quanti sanno che ci fu un tentativo lunare russo e che il veicolo dall'aria poco rassicurante mostrato qui accanto è il Lunniy Korabl, il modulo lunare con il quale l'Unione Sovietica cercò disperatamente di battere gli Stati Uniti nella corsa alla Luna?

L'appuntamento è organizzato dal Gruppo Astrofili Fiemme. Sarà una bella occasione per incontrarvi, per condividere qualche immagine in HD delle passeggiate lunari che vedrete in Moonscape, per fare due allegre chiacchiere passeggiando nella storia della tecnologia e del coraggio di esplorare, e per saggiare quanto realmente facciano presa sul pubblico le teorie alternative al di fuori degli antri astiosi di Internet.

I lunacomplottisti sono naturalmente invitati a partecipare, se non hanno troppa fifa di discutere con un interlocutore non abbindolabile.



20090816 – Post eventum (foto e video)


La splendida Sala Bavarese ha permesso di ospitare un centinaio di persone e di allestire bene modelli, foto e schemi tecnici in modo che tutti potessero vederli comodamente e di collocare fra il pubblico un modello in scala del sistema Terra-Luna: un globo lunare di dieci centimetri vicino a me e la Terra (un mappamondo da 40 centimetri) in fondo alla sala, a undici metri di distanza.

Credo che questo modello abbia offerto chiaramente la percezione delle distanze in gioco e della differenza enorme fra i voli orbitali di oggi e quei viaggi veri e propri di quarant'anni fa, anche perché a quella scala i voli odierni dello Shuttle e delle Soyuz verso la Stazione Spaziale Internazionale arrivano a undici millimetri dalla superficie del mappamondo.

Nella foto qui sotto, scattata come le altre da mia figlia Lisa in condizioni di luce difficili per la mia fotocamera pocket, vedete la palla azzurra del mappamondo, spostata temporaneamente da una persona del pubblico.

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Le giovani generazioni vengono avvicinate all'epopea spaziale.

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I missili Saturn V erano delle macchine colossali, degne dei Transformers: basta far vedere com'erano fatti, tramite spaccati e schemi come quelli che ho portato, per affascinare qualunque bambino e più di qualche adulto.

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Qui sotto mostro le dimensioni, in scala, di un astronauta rispetto al Saturn V. Questi dati sono talmente fuori misura che non c'è da stupirsi se vi sono degli increduli. E' soltanto lo studio attento dei dettagli tecnici che permette di superare l'incredulità iniziale e di capire che sì, effettivamente quel colosso poteva funzionare.

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Sul tavolo davanti a me ho presentato alcuni manuali tecnici e testi di riferimento, i DVD della Spacecraft Films con le riprese originali integrali delle missioni, un campione di sabbia lunare simulata (regolite sintetica) usata per le prove tecniche dei veicoli che torneranno a camminare sulla Luna e un regolo calcolatore che doveva essere imbarcato per la missione Apollo 18, poi annullata dai tagli del budget spaziale civile statunitense.

Ringrazio tutti gli amici che mi hanno prestato questi oggetti, che hanno suscitato molto interesse fra il pubblico dopo la conferenza, e gli amici che mi hanno portato dei magnifici regali astronautici che non mancherò di sfoggiare prossimamente.

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Purtroppo il modello in scala 1:96 del Saturn V ha avuto un incidente durante la conferenza, ma il danno è rimediabile. Non perdetevi la scena nel video (è nella seconda parte).

Il sondaggio fra il pubblico ha evidenziato che il lunacomplottismo nelle sue varie forme (da quella hardcore del "non ci siamo mai andati" a quella soft del "ci siamo andati, ma non con la prima missione e abbiamo falsificato qualche foto") e i dubbi sulla totale autenticità delle missioni lunari sono abbastanza diffusi: spannometricamente, sul centinaio di persone presenti un paio si sono dichiarate hardcore e una decina si sono dette dubbiose.

A fine conferenza, però, lo stesso sondaggio ha dato risultati piuttosto differenti: segno che è sufficiente esporre ai dubbiosi l'enorme massa di dati, documenti, immagini, riscontri incrociati per dissipare le incertezze.

Altro discorso è invece quello degli irriducibili: non poteva mancare almeno un lunacomplottista doc, una persona in sala che ha presentato teorie decisamente originali, come quella che la missione Apollo 13 aveva una bomba atomica a bordo e che l'incidente fu provocato per non farla esplodere. Come sempre, quando a queste persone si chiede di presentare documenti o dati precisi, non sanno che pesci pigliare e si buttano su vaghi "l'ho sentito dire... ma dai, è risaputo..." e così via.

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Altri, nella sessione di domande, hanno citato affermazioni attribuite a Piero o Alberto Angela, secondo le quali ci sarebbe stato un programma lunare parallelo dei militari statunitensi e che questi stessi militari avessero intimato alla NASA di sbarcare sulla Luna alla data stabilita, altrimenti ci sarebbero andati loro. La tesi è interessante (e parzialmente compatibile con il programma MOL dell'USAF), ma anche qui quando ho chiesto dettagli o fonti, l'interlocutore non le ha sapute fornire, per cui ci siamo ripromessi di risentirci via Internet per chiarire la questione.

Siamo anche andati a parlare del progetto Orion (vettori alimentati a bombe atomiche) e di altre chicche e follie astronautiche di quegli anni coraggiosi, nonché del programma lunare sovietico, e ho presentato la best evidence: le prove migliori che sulla Luna ci siamo andati.

Infine ho lanciato un'amichevole sfida: che i lunacomplottisti ci dimostrino, in dettaglio, quali tecniche sarebbero state usate per falsificare le decine di ore di video e di filmati, usando soltanto gli effetti speciali non digitali disponibili negli anni Sessanta. Perché alla fine è inutile discutere di radiazioni delle fasce di Van Allen o dell'aspetto di cartapesta del modulo lunare: se i filmati sono autentici, è autentico tutto il resto. Fine della storia.

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In generale spero di aver tolto un po' di polvere dai ricordi sbiaditi da quarant'anni di scarsa esposizione da parte dei media tradizionali e di aver stimolato l'interesse verso questo capitolo del coraggio e dell'ingegno dell'umanità intera che alcuni, forse incapaci di accettare la grandezza altrui, vogliono a tutti i costi sminuire.

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Dopo la conferenza, intorno a una buona birra, abbiamo gettato le basi per i prossimi progetti d'indagine, di documentazione e di divertimento. Perché siamo scettici, sì: ma scettici allegri.


I video


Qui sotto potete seguire l'intera conferenza e il dibattito con il pubblico.



Se vi interessano i video separati:



Il PDF tratto dalla mia presentazione (fatta con Keynote per Mac, quindi non chiedetemi il Powerpoint perché si perderebbero tutti gli effetti e le animazioni) è a vostra disposizione qui. Buona visione.

16 commenti:

Giuliano47 ha detto...

Sogno o son desto? Mi pareva che in questo post vi fossero un sacco di commenti ed ora invece ne vedo zero.
Mah, forse avro' la testa sulla luna.

Tubaz ha detto...

Grazie Paolo per la consueta meticolosità nell'affrontare questi argomenti sempre più discussi.

Willy ha detto...

Finito adesso di vedere la conferenza.

Troppo forte la bomba atomica su Apollo 13 :D

Yari Davoglio | Cronache dal '900 ha detto...

Ciao Paolo,

anche io ho finito ora di vedere il video dell'incontro. Molto entusiasmante anche per un non appassionato come me.

Concordo con Willy, quella parte è spettacolare XD

alexandro ha detto...

Credevo che certi dubbi nascessero più tra le giovani generazioni, vuoi per il cattivo uso di internet e l'ignoranza su fatti accaduti pochi decenni addietro. Dall'età media del pubblico e di chi citava teorie a dir poco inquietanti, deduco però che prima ancora di convincere i figli bisogna spiegare ai loro padri e nonni come questo ed altri complotti siano un mito. Complimenti a Paolo, come sempre molto gradevole e fin troppo paziente.

Yari Davoglio | Cronache dal '900 ha detto...

Alexandro,

la "fortuna" delle giovani generazioni (dai 15 ai 25 anni circa) è che essendo in fase di sviluppo apprendono e capiscono più facilmente di un 40enne o 60enne. Per di più bisogna considerare che la generazione di Paolo ed i più anziani hanno vissuto un periodo di sviluppo economico in questo Paese ed erano in piena Guerra fredda ed altre guerre, quindi le ideologie circolanti che incrostavano le menti erano le più svariate... Degli strascichi di queste ideologie le troviamo anche nei giovani di oggi che si stanno formando una coscienza politica ma, ahiloro, fanno tutto troppo facile e sono ancora profondamente ignoranti in storia e scienza politica, ad esempio, e la responsabilità è in gran parte dei padri (quindi della società), anche se spesso ci mettono del loro...

StoneD ha detto...

Molto interessante, ho scaricato tutte e 15 le parti!
A proposito, su uno dei numeri di Panorama usciti dopo lo sbarco, il 174 (il cui articolo sullo sbarco e' stato ristampato per il quarantennale), si afferma una cosa strana, di cui non ho alcuna informazione, riporto fedelmente;
"Apollo 18, la cui data di partenza sara' precisata nei prossimi giorni, dovra' atterrare nella valle di Schroter e dovra' stabilire la natura di quel curioso fenomeno ottico ochiamato dagli astronomi russi e americani "i lampi rossi della valle"".
Ho cercato qua e la' ma ho trovato poco, non e' che qualcuno ha dei link a disposizione in merito?
grazie

Paolo Attivissimo ha detto...

Marcello,

grazie. I "lampi rossi" dovrebbero essere quelli della Valle di Schroeter o Schröter, che era una delle destinazioni previste per l'Apollo 18.

I lampi furono riferiti da due cartografi di indiscussa fama e competenza nel 1963 all'osservatorio Lowell di Flagstaff.

Si tratta di uno dei tanti fenomeni lunari transitori descritti nel corso dei secoli. Affascinante. Dovrò scriverne un resoconto, grazie dello spunto!

Jena Plisskin ha detto...

"forse incapaci di accettare la grandezza altrui, vogliono a tutti i costi sminuire."

Non è forse questo il vero motivo del complottismo ? Tornando sulla conferenza credo fermamente nell'enorme importanza di queste riunioni, come dici tu servono a togliere la "polvere" alla memoria spesso in balia di scemenze e/o complotti che sembrano erroneamente più affascinanti della verità. Dopo tutto questo tempo la corsa allo spazio la ritengo ancora affascinante, chissà perchè c'è ancora chi nega non solo l'evidenza, ma anche la reale possibilità di realizzare un sogno che ritengo sia di tutta l'umanità. Che strani meccanismi...

Paolo Attivissimo ha detto...

Giuliano,

forse ti confondi con la versione di questo articolo che c'è su Disinformatico.info.

Prez ha detto...

Vi segnalo che sul sito di RadioRai è finalmente disponibile il podcast della serie "Dalla Terra alla Luna" di Umberto Guidoni:

http://tinyurl.com/njp2zc

Al momento ci sono solo le prime due puntate, ma ci si può abbonare al feed del podcast per scaricare l'intera serie di venti episodi.

DaC ha detto...

Davvero bella la conferenza, mi conferma che i soldi per il progetto Moonscape sono ben investiti! Non vedo l'ora :-)

Unknown ha detto...

Non ho dubbi sulla veridicità degli eventi. Solo volevo sapere come hanno fatto a filmare il lem quando riparte (la camera segue il lem che si alza). Grazie

Anonimo ha detto...

Grazie infinite per i video!
(Mi sono registrato appositamente per ringraziare!)

theDRaKKaR the bloody homeopath ha detto...

@Andrea

FAQ 2.4 che non ti incollo qui per non appesantire

theDRaKKaR the bloody homeopath ha detto...

a questo proposito sarebbe utile che ogni faq della pagina avesse un anchor in modo da poterla linkare da qualsiasi sito a risposta imperitura :) per chi pone i dubbi