2010/06/26

Giulio Forti (Reflex) e la foto della bandiera sulla Luna

di Paolo Attivissimo. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Pubblicazione iniziale: 2010/06/26. Ultimo aggiornamento: 2018/01/11.


Giulio Forti, direttore della rivista fotografica Reflex, dichiarò quanto segue durante la trasmissione Enigma di Raitre a febbraio del 2003 "...questa qui forse è l'unica foto che la NASA ha ammesso tra i denti di non essere assolutamente vera. La storia già di allora diceva che si erano dimenticati di fare questa fotografia e quindi questa... [interruzione del presentatore] la bandiera fu applicata successivamente".

Questo è lo spezzone della trasmissione in cui Forti sembra accusare specificamente la NASA non solo di aver falsificato una fotografia della missione Apollo 11, la AS11-40-5875, ma addirittura di aver ammesso di averlo fatto. Ringrazio rixx per la registrazione d'archivio.



Quale sia la fonte di questa presunta ammissione della NASA, e dove e quando sia stata fatta questa confessione straordinaria, non si sa: Giulio Forti non lo specifica. Pochi giorni fa ho contattato la redazione di Reflex per avere chiarimenti in merito, e Forti mi ha risposto spiegando che non ha "né fonti né documenti" a supporto di quanto detto, ma solo un ricordo di dicerie.

A settembre 2010, dopo la pubblicazione iniziale di questo articolo e un cordiale scambio di e-mail e documenti, Forti mi ha chiarito via mail la propria posizione sulla faccenda: ha semplicemente riferito una diceria che circolava ma che non condivide.

Infatti, basta seguire con attenzione il video per sentirmi dire che una tale falsificazione "è probabile e fattibile" il che non significa che sia stata fatta. Quella spiegazione, inoltre, inizia con un "forse" e poi c'è un "si diceva" che mette in dubbio non solo il fatto, ma la stessa storia che circolava (l'unica cosa che so per certo della faccenda).

Come tutte le storie o leggende metropolitane, però, non si sa mai da dove abbiano avuto inizio o come siano montate nel passa parola. Aggiungo che allora non eravamo così preparati alle bufale come oggi. Tuttavia, ho ritenuto utile raccontarlo in un programma che voleva affrontare i lati oscuri della missione.


(da sua e-mail dell'1/9/2010, citata con il suo permesso)

Chi interpreta le parole di Forti come prova che le missioni lunari furono una messinscena è quindi in errore, anche perché se fosse stato necessario applicare la bandiera alla foto, vorrebbe dire che sulla Luna c'erano andati davvero. Altrimenti sarebbe stato molto più semplice e sicuro rifare la foto in studio. Forti stesso, inoltre, mi ha precisato giustamente che un'eventuale foto falsificata non implicherebbe che gli sbarchi lunari non furono effettuati.

Va detto anche che la foto mostrata non è l'unica immagine di quella scena. Ce n'è un'altra, la AS11-40-5874, nella quale si vede la mano destra di Aldrin portata all'altezza del viso, in un gesto di saluto militare. Che senso avrebbe avuto scattare una foto in cui Aldrin saluta il nulla e poi applicare la bandiera?

  AS11-40-5874 (immagine integrale)

AS11-40-5874 (dettaglio). Si notano le dita della mano destra che sporgono da dietro il casco.

Le due immagini furono scattate da due posizioni leggermente differenti: di conseguenza, se messe a confronto, possono essere utilizzate come stereogramma per verificare su che piano stereoscopico si trova la bandiera, come mostrato qui sotto nella versione a occhi incrociati.


L'esame stereoscopico non rivela anomalie nel posizionamento tridimensionale della bandiera.

Lo stesso istante è inoltre visibile nella diretta televisiva:


Il saluto alla bandiera è documentato anche dalla ripresa cinematografica su pellicola a colori in formato 16mm realizzata dalla cinepresa automatica Maurer montata sul finestrino del modulo lunare. Questo è un fotogramma della ripresa, sul quale si può verificare la perfetta corrispondenza delle posizioni di ombre, rocce e altri dettagli del terreno:


Lo spezzone corrispondente della ripresa cinematografica, effettuata alla cadenza di un fotogramma al secondo e quindi caratterizzato da un movimento a scatti degli astronauti, è questo.


La presenza della bandiera nella posizione e situazione mostrate nella foto che secondo i lunacomplottisti sarebbe un falso ammesso dalla NASA è quindi ben documentata. Se esistono queste altre riprese che documentano questo momento propagandisticamente molto significativo e simbolico, non ha molto senso pensare che l'ente spaziale statunitense abbia voluto rischiare inutilmente fabbricando un fotomontaggio.

4 commenti:

Luigi Rosa ha detto...

C'e' un documento segreto del SIMI secondo il quale Giulio Forti altri non sarebbe che Stanislao Moulinsky in uno dei suoi riuscitissimi travestimenti.

theDRaKKaR the bloody homeopath ha detto...

@Luigi

LOL


eh so' forti!

Rodri ha detto...

Le teorie di falsi lunari di Forti sono ferme a questo:

http://www.youtube.com/watch?v=GAONkS06LFU

Hanmar ha detto...

Dimostrazione che PRIMA di parlare, anche di sfuggita, di un qualsivoglia argomento e' buona cosa informarsi per bene.

Ah, tra l'altro nel guardare lo stereogramma ci si rende conto che gli oggetti "fermi" (sfondo, LEM, bandiera) sono perfettamente delineati mentre l'astronauta appare "sbavato" proprio perche' si e' mosso tra uno scatto e l'altro.
Mentre appunto il drappo no, cosa impossibile in presenza anche di minime correnti d'aria.

Saluti
Michele