Sfogliando la mia collezione di reperti d’epoca mi è capitato tra le mani un esemplare originale del Corriere della Sera del 21 luglio 1969, e mi è caduto l’occhio su questa chicca pubblicata a pagina 4 dell’edizione milanese.
La pagina è infatti intitolata Corriere Milanese e racconta le reazioni della città alla notte straordinaria dell’allunaggio. L’articolo descrive anche la situazione nello Studio 3 della RAI di corso Sempione, includendo anche questo quadretto che avviene poco dopo il contatto con il suolo lunare:
Un signore magro esprime clamorosamente la sua protesta: “Avevano detto che facevano vedere il ragno che atterrava: la verità è che sono tutti eversivi alla Televisione e non hanno voluto farcelo vedere”. Un funzionario spiega che l’allunaggio del “ragno” non l’hanno visto neppure in America. Il signore magro tace ma non sembra convinto.
La sera stessa dell’allunaggio, insomma, c’era già chi straparlava di complotti.
I decenni passano ma i comportamenti umani non cambiano: il complottista, invece di chiedersi se c’è una spiegazione semplice a un fenomeno, se ne inventa una complicatissima che soddisfa la sua visione paranoica del mondo. E quando pacatamente gli viene fornita la spiegazione reale del fenomeno, non si convince lo stesso. Oggi come allora.