2009/07/31

Moontruth.com, il video che "rivela" la messinscena

di Paolo Attivissimo

Numerosi lettori e visitatori di questo blog hanno segnalato in questi giorni un video circolante in varie versioni su Internet (una è qui su Youtube), che sembra mostrare un "ciak" sbagliato della discesa di Neil Armstrong sulla Luna e segnala il sito Moontruth.com.

La storia che c'è dietro questo filmato è curiosa e dimostra molto efficacemente uno dei problemi dell'informazione via Internet: la facilità con la quale un testo, una foto o un video possono essere tolti dal loro contesto originale per assumere significati radicalmente differenti.

Il sito Moontruth.com oggi è un guscio vuoto: è di proprietà di una delle tante società specializzate nell'accaparramento di nomi di dominio un tempo celebri. Moontruth.com divenne infatti celebre alcuni anni fa, nel 2002, proprio per questo stesso video, tanto che svolsi un'indagine antibufala apposita.

Pubblicata inizialmente su Attivissimo.net, l'indagine fece emergere, grazie anche al contributo dei lettori, che si trattava di un video-burla diffuso di nascosto da un'agenzia pubblicitaria, The Viral Factory di Londra, per far parlare di sé, secondo la tecnica nota non a caso come marketing virale, con tanto di indizi nascosti e pagine segrete.

La tecnica del marketing virale è semplice. L'agenzia pubblicitaria crea un filmato strano e lo “semina” in un numero ridotto di siti e lo manda a un certo numero di persone, senza rivelare che si tratta di uno spot e senza dire di essere un'agenzia. Questi “primi contatti”, affascinati o divertiti da quello che hanno visto, mandano il video ad altri o invitano a visitare il sito che ospita il video, e chi vede il filmato vede anche il messaggio promozionale dello sponsor. Che però in questo video lunare non c'è, perché serve all'agenzia stessa per farsi conoscere.

Da allora si è persa traccia di quest'origine e oggi il video circola senza che sia chiara la sua natura originaria, suscitando perplessità e dubbi negli utenti di Internet.


Moontruth.com nel 2002


Al suo debutto nel 2002, il sito Moontruth.com conteneva questo filmato, sostanzialmente identico a quello circolante in Rete oggi, e riportava nella pagina iniziale questo testo, come si può vedere tuttora nell'archivio storico di Archive.org (l'immagine è cliccabile per ingrandirla):



Apollo 11 Moon Landing Footage Out-take

If you're at this page because you've just seen an amazing piece of footage showing the Apollo 11 moonlanding to have been shot in a studio, then read on. If you haven't seen the clip, click the link below, and prepare to be amazed.

At 4:17 p.m. Eastern Daylight Time, on July 20, 1969 Neil Armstrong was seen on television by millions of people around the world apparently walking on the surface of the moon, and making one giant leap into the pages of history. BUT DID HE? Conspiracy theories abound on the Internet.

The piece of footage you just saw answers the question - but raises a lot of others. We don't know the answers to all these questions - but here is what we do know:

1) Is it real?
Yes. This footage was clearly shot in a studio, and is clearly meant to represent the Apollo 11 moon landing. The attention to detail is staggering. The intention is clearly to fool viewers into believing that it is genuine.

2) Is it conclusive?
No. There is no proof that because this was shot in a studio, the moon landing was necessarily faked. But we do know that the original non-digital footage was destroyed and that certain (dangerous) people are very angry that this clip has leaked.

3) How did we get it?
We did not get it directly from a NASA source. Our source is well placed to vouch for the authenticity of the footage and had links with the makers of 2 recent documentaries, one for the BBC and one for CNN about the moonlanding conspiracies. We cannot possibly reveal his identity, and probably never will be able to. His position is more dangerous than you might imagine.

4) Why haven't I seen it before?
The footage has been buried for over 30 years. All the original stock, except this cut, was destroyed. We have had it for over 2 years and in that time have (anonymously) approached almost every large TV network owner to sell the rights. Without exception they were interested and offered to buy it. At one point they were also Then, also without exception they changed their minds and started to try to find out who we were. At that point we stopped dealing with them. It was scary as hell.

5) How, when and where was it made?
It was made in 1965, judging by the camera it was shot on - an Ikegami Tube Camera. We have evidence that the footage was shot outside the US - possibly in Europe, by a foreign crew.

6) Who is inside the suit?
Not one of the original astronauts. In fact, they are totally unaware that this footage was ever shot. The guy in the suit is an actor called Symond Lewis.

7) Why is it on the Internet and not on TV?
See point 4

8) What is NASA's reaction to this footage?
They have refused to comment. But we have recently heard that they are stepping up efforts on a huge PR campaign to convince us all that the Apollo moonlandings all took place.


Click HERE to view the clip


Leggendo attentamente il testo della pagina iniziale si poteva intuire tra le righe che gli autori stavano usando frasi ambigue per indicare che si trattava di uno scherzo: per esempio, al punto 1 il testo diceva che "Questo filmato è stato chiaramente girato in uno studio ed è evidente che intende rappresentare l'allunaggio dell'Apollo 11. L'attenzione prestata ai dettagli è stupefacente. L'intenzione è chiaramente quella di ingannare gli spettatori e far loro credere che è autentico". Parole che, se ci si riflette un attimo, sono perfettamente calzanti nel descrivere l'intenzione della burla: ingannare gli spettatori e far loro credere che si trattasse di un filmato autentico della NASA.

La cosa più simpatica e sofisticata è che se all'epoca si cercavano nella cache di Google le parole chiave lasciate appositamente dagli autori (“Ikegami Tube Camera”, “Symond Lewis”), si scopriva che il sito aveva delle pagine aggiuntive non linkate, oggi conservate presso Archive.org, che spiegavano tutti i veri retroscena, e che gli autori avevano rimosso intenzionalmente, sapendo che sarebbero però rimaste temporaneamente nella cache di Google, a disposizione di chi sapeva usare bene i motori di ricerca.

Per chi non ha familiarità con la cache di Google, funziona così: Google esplora in continuazione la Rete, e ne scatta delle “istantanee” che tiene in un'apposita memoria, che si chiama appunto “cache”. Siccome passa un po' di tempo fra una visita e l'altra di Google a un certo sito, spesso l'istantanea nella cache risale a diverso tempo fa e quindi non rispecchia la situazione attuale del sito.

Una delle conseguenze di questa situazione è che nella cache di Google rimane una sorta di “eco” di com'era un sito anche dopo che il sito è stato cambiato o addirittura eliminato. Moontruth.com è stato un elegante esempio di come si può sfruttare questo fenomeno per giocare con la Rete.

Ecco il testo di una delle pagine “nascoste” nella cache di Google, che salvai nel 2002 e oggi è archiviato presso Archive.org, seguito dalla mia traduzione.

L'originale in inglese

Apollo 11 Moon Landing Footage Out-take - How Did We Do It? -

We shot on original 1960's Ikegami Tube Camera in Mount Pleasant Studios in London. The guy in the suit is an actor. The rest of the 'cast' were basically the crew, who thought the idea was very funny and wanted to be in it.

The landing craft and 'moonscape' were a set built by our art director, Richard Selway. The ladder that 'Neil' descends was made according to original blueprints that were downloaded off the Net. The rest of the set was built to match the original as closely as possible.

The moon surface was cement dust. It was disgusting. Even with the studio ventilation on full it got everywhere, and at one point there was so much of it floating round, the lights were flaring really badly.

The footage was treated in post-production to give 'Neil' his weightlessness and the ghosting effect of the original. We re-recorded and processed the soundtrack to recreate the effect of sound traveling al the way from the moon.

We think it's pretty convincing, and one thing's for damn sure - it was a lot cheaper than really going to the moon.


La mia traduzione

La “papera” del filmato dell'allunaggio dell'Apollo 11: come l'abbiamo realizzata?

Abbiamo girato usando una telecamera a tubo Ikegami originale degli anni Sessanta, presso i Mount Pleasant Studios, a Londra. La persona nella tuta spaziale è un attore. Il resto del “cast” è praticamente la troupe, che ha pensato che si trattasse di un'idea molto divertente e ne voleva fare parte.

Il veicolo di allunaggio e il “paesaggio lunare” erano un set costruito dal nostro art director, Richard Selway. La scaletta lungo la quale scende “Neil” è stata realizzata in base ai disegni tecnici originali scaricati da Internet. Il resto del set è stato costruito in modo da rispecchiare l'originale il più fedelmente possibile.

La superficie lunare era polvere di cemento. Era disgustosa. Anche tenendo al massimo la ventilazione dello studio, si intrufolava dappertutto, e a un certo punto ne fluttuava così tanta che le luci producevano una quantità di riflessi indesiderati.

Il filmato è stato elaborato durante la post-produzione per dare a “Neil” la sua leggerezza e l'effetto cometa dell'originale. Abbiamo riregistrato ed elaborato l'audio per ricreare l'effetto del suono che arriva dalla luna.

Pensiamo sia piuttosto convincente, e una cosa è certa: è costato molto meno che andare davvero sulla Luna.


Un'altra pagina nascosta dava i nomi degli autori, della troupe e dell'agenzia pubblicitaria, che risultava inoltre titolare del nome di dominio Moontruth.com. Questi sono infatti i dati whois del 2002:

Domain Name.......... moontruth.com
Creation Date........ 2002-09-27
Registration Date.... 2002-09-27
Expiry Date.......... 2003-09-27
Organisation Name.... The Viral Factory
Organisation Address. 51 - 53 Mount Pleasant
Organisation Address. London
Organisation Address. WC1X 0AE
Organisation Address. GREAT BRITAIN (UK)
Admin Name........... Matthew Smith
Admin Address........ 51 - 53 Mount Pleasant
Admin Address........ London
Admin Address........ WC1X 0AE
Admin Address........ GREAT BRITAIN (UK)
Admin Email.......... matthew@theviralfactory.com
Admin Phone.......... 442072429559


Un altro indizio rivelatore presente nel filmato originale è il fatto che "Neil" nel video dice "Sorry, Mr. Gorski", che è un'allusione a una celebre storiella salace che riguarda le parole pronunciate da Neil Armstrong durante la sua escursione lunare.

Insomma, si tratta di un autentico falso filmato: quindi chi crede che questo filmato provi la messinscena della NASA si è fatto imbrogliare due volte.

1 commento:

Franci ha detto...

Il giusto mix di buonsenso ed intuito, prescindendo da ogni ulteriore indagine, suggerisce che questo filmato può essere tutto tranne lo spezzone di un ipotetico complotto lunare fatto arrivare magicamente sulla rete su errore di chissà quale stanza dei bottoni...
A leggere i commenti su youtube (e non solo) è stupefacente come la gente ci caschi allegramente senza porsi un minimo di domande sensate.

Ma come si fa a credere che nell'ambito di un complottone del genere sia reso pubblico uno spezzone quasi grottesco in cui al momento più importante della falsificazione lunare cadono le luci di scena e si rivela il trucco!!!
Ma dai!!!
Cristo! E' evidente che può essere solo una divertente caricatura di una possibile "prova madre" di complotto.
Un po' come l'alieno col CD in ambito crop circles... era talmente caricaturale delle aspettative dei believers che proprio per quello doveva subito essere preso come colossale burla, invece...

E' compito ingrato il tuo, caro Paolo, che ti tocca sbufalare pure l'ovvio... ;-)