di Paolo Attivissimo
Mark Gray della Spacecraft Films ha pubblicato uno spezzone del decollo dell'Apollo 11, in rotta verso la Luna nel luglio del 1969, sotto la spinta di cinque motori F-1 che ingurgitano 13 tonnellate di cherosene e ossigeno liquido al secondo. Quanto basta per sollevare verticalmente le circa 3000 tonnellate del veicolo Saturn V/Apollo (pari a dieci Jumbo Jet a pieno carico) fino a circa 70 chilometri d'altezza e accelerarle fino a 9900 chilometri l'ora. Ah, e fare tutto questo in poco più di due minuti e mezzo. Solo la turbina di alimentazione dei motori erogava 55.000 cavalli (41 MW). Ciascuno di questi motori F-1 produceva più spinta di tutti e tre i motori primari dello Shuttle.
La ripresa originale, effettuata su pellicola 16mm, è a 500 fotogrammi al secondo, quindi gli otto minuti del video rappresentano i primi trenta secondi effettivi del decollo. Le fiamme iniziali sono l'accensione dei motori e vengono risucchiate verso il basso dal getto dei motori stessi quando la spinta arriva a regime. Le schegge bianche che cadono sono costituite da ghiaccio, che si condensa sulla superficie esterna del veicolo Saturn V perché il razzo contiene immensi serbatoi di ossigeno liquido mantenuto a temperature bassissime. L'acqua che si vede più avanti è quella del sistema di attenuazione delle vibrazioni e del rumore.
Questa è la versione a bassa risoluzione: se volete quella in alta definizione, andate qui.
Non dimenticate che in cima a questi centoundici metri di fuoco e d'inferno finemente regolati c'erano tre persone: Michael Collins, Buzz Aldrin e Neil Armstrong. E che tutto questo fu realizzato con tecnigrafi e regoli calcolatori.
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2 commenti:
Queste riprese al rallentatore danno, se possibile, ancora piu' maestosita' al veicolo e ci fanno rendere conto di quanti siano i dettagli tecnici che coinvolgono il lancio di un Saturn.
Quoto.
E' uno spettacolo.
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