di Paolo Attivissimo
Alcuni dei miti più ricorrenti del cospirazionismo lunare sono dovuti almeno in parte, paradossalmente, alla NASA stessa. L'ente spaziale statunitense, infatti, pubblicò molte illustrazioni divulgative per anticipare al pubblico lo svolgimento delle missioni, ma si prese alcune licenze artistiche per rendere più interessanti le immagini. Queste licenze, che introdussero dettagli in realtà inesistenti o differenti, rimasero impresse a molti e causarono inevitabilmente perplessità quando non furono riscontrate nelle immagini effettive.
Per esempio, il disegno classificato come S69-39011 e intitolato Artists concept of Apollo 11 Lunar Module descending to surface of moon (Concezione artistica del Modulo Lunare dell'Apollo 11 che scende verso la superficie della Luna), tuttora archiviato per esempio presso Science.ksc.nasa.gov, contiene una notevole serie di errori.
Innanzi tutto, sono visibili le stelle: in realtà non si vedrebbero, perché sono troppo fioche rispetto alla luminosità della superficie lunare illuminata a giorno. Poi c'è il bagliore del getto del motore di discesa, che in realtà non c'era: i propellenti ipergolici utilizzati, infatti, non producevano una fiammata colorata o luminosa.
Anche il paesaggio è sbagliato: la zona del Mare della Tranquillità dove era previsto l'allunaggio dell'Apollo 11 era priva di rilievi montuosi come quelli mostrati. Il sito di allunaggio era stato scelto proprio perché estremamente pianeggiante e quindi più facile da affrontare in questo primo tentativo.
Anche l'illuminazione della cabina, visibile attraverso i finestrini, è decisamente eccessiva: non sarebbe stata visibile rispetto a quella ben più intensa (a giorno) della superficie lunare.
A un livello più tecnico, il disegno è sbagliato perché mostra una sonda di contatto (le astine verticali sotto le zampe) anche sulla zampa sulla quale è presente la scaletta (la zampa centrale nel disegno). L'asta era prevista inizialmente su tutte e quattro le zampe del modulo lunare, ma poi fu deciso di rimuovere quella sulla zampa dotata di scaletta perché nel piegarsi durante il contatto con il suolo lunare avrebbe potuto assumere posizioni pericolose o perlomeno di ostacolo per il passaggio degli astronauti.
Quasi tutti questi dettagli errati hanno uno scopo ben preciso: rendere interessante e comprensibile il disegno. Se l'artista non avesse disegnato la fiammata del motore, per esempio, molti non avrebbero capito come facesse il modulo lunare a stare sospeso nel vuoto. Senza l'illuminazione della cabina, non sarebbe stato possibile mostrare gli astronauti e far capire da dove guardavano. Le stelle e le montagne servono per dare dettaglio e profondità all'illustrazione.
Un altro esempio è dato dall'immagine S69-39335, riferita sempre alla missione Apollo 11, nella quale ricorrono molti dei medesimi errori: fiammata visibile del motore, cabina illuminata, rilievi montuosi, stelle visibili. Qui, inoltre, manca il rivestimento termico di pellicola dorata dello stadio di discesa.
Purtroppo molti lunacomplottisti sono rimasti fermi ai disegni e si aspettano che la realtà si conformi all'arte.
2010/08/31
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3 commenti:
Paradossalmente, questa è proprio un'ulteriore prova che sulla Luna ci andarono davvero. Solo andando sul luogo si può scoprire che le stelle non sono visibili, a creare un finto set terrestre sicuramente le stelle ce le avrebbero messo. Però sulle stelle mi sorge un dubbio: gli astronauti ad occhio le vedevano? L'occhio ha una latitudine di posa molto maggiore di quella della pellicola. Se fosse così, l'"artist concept" potrebbe essere più aderente alla realtà.
Vado a memoria, ma mi sembra di ricordare che Armstrong abbia detto di non aver notato stelle. Probabilmente non ha avuto occasione di mettersi all'ombra e guardare in su, lasciando che gli occhi si adattassero.
So però che altri astronauti hanno visto e fotografato Venere (che non è una stella, lo so, ma credo che stiamo parlando di "stelle" in senso lato).
So però che altri astronauti hanno visto e fotografato Venere (che non è una stella, lo so, ma credo che stiamo parlando di "stelle" in senso lato).
Per la precisione Alan Shepard, comandante di Apollo 14, nella serie di foto dalla AS14-64-9189 alla AS14-64-9197 fotografando la terra al di sopra del LEM ha fotografato anche Venere.
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