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Stranamente, però, non ho trovato nessun accenno a Neil Armstrong sul sito Sathyasai.org, curato dai seguaci di Sai Baba, e anzi varie fonti critiche nei confronti di Sai Baba indicano che l'affiliazione citata dai giornali è priva di fondamento.
La fonte degli articoli giornalistici sembra essere una notizia d'agenzia, specificamente un'ANSA delle 8:00 del 24 aprile, nella quale viene riportata esattamente la frase citata dal TGCom, cambiandone solo la grafia: “E perfino il primo uomo sulla Luna, l'astronauta Neil Armstrong, non è sfuggito al fascino del guru indiano.”
Può parere strano che un uomo moderato e riservatissimo come Armstrong, noto per la sua passione per la tecnologia, per il suo distacco e per il suo sangue freddo, si sia legato a un guru controverso come Sai Baba, ma è anche vero che numerosi astronauti hanno vissuto conversioni religiose molto profonde in seguito all'esperienza del proprio viaggio spaziale. Come stanno realmente le cose? Se un uomo di ghiaccio si fosse sciolto di fronte a un guru, sarebbe certamente uno scoop. Ma potrebbe essere anche un'invenzione per aumentare il prestigio di un'organizzazione religiosa sfruttando l'immagine di Armstrong.
Ho contattato l'ANSA il 25 aprile 2011 per sapere da dove provenisse la notizia, ma a tutt'oggi non ho ricevuto risposta. Chiedere lumi al diretto interessato sembrerebbe impossibile: Armstrong è miticamente schivo e riluttante a comunicare con i giornalisti o a prendere parte a diatribe che riguardino la sua vita personale.
Ma ci ho provato lo stesso: ho contattato James Hansen, biografo ufficiale di Neil Armstrong (nel monumentale libro First Man), che ha inoltrato all'astronauta la mia domanda. Nel giro di ventiquattr'ore ho ricevuto via mail una risposta diretta personale da Armstrong, nella quale l'astronauta scrive, con la semplice e diretta concisione che lo caratterizza, che non sapeva neppure dell'esistenza di Sai Baba, non ha mai comunicato in alcun modo con i suoi associati o seguaci, e non è sorpreso dell'asserzione che lo riguarda, dato che molte organizzazioni religiose l'hanno indicato come loro membro.
L'indagine antibufala rivela quindi inaspettatamente due bufale mediatiche anziché una: la prima è l'asserita affiliazione di Neil Armstrong al movimento religioso di Sai Baba, la seconda è la presunta irraggiungibilità del primo uomo sulla Luna.