di Paolo Attivissimo. Questo articolo vi arriva grazie alla donazione per il libro “Luna? Sì, ci siamo andati!" di valerifil*.
Il 3 febbraio 1966 la sonda russa Luna 9 (o Lunik 9) atterrava sulla superficie della Luna. Fu il primo atterraggio “morbido” (mediante retrorazzi e una sorta di airbag, alla velocità finale di 22 km/h) di un veicolo su un altro corpo celeste. La parte della sonda che atterrò, una sfera di 58 cm di diametro con una massa di 99 kg, conteneva numerosi strumenti scientifici (incluso un rilevatore di radiazioni) e anche una mini-telecamera (solo 1,5 kg di massa, un valore minuscolo per la tecnologia di quegli anni) che riprese le prime immagini mai realizzate dalla superficie della Luna.
Il segnale radio della sonda, contenente le immagini televisive ottenute tramite scansione lenta ma ad alta risoluzione (6000 linee verticali nell'arco di 100 minuti), fu acquisito anche dal radiotelescopio britannico di Jodrell Bank, i cui tecnici riuscirono a ricostruire l'immagine qui sotto, che è una porzione di una delle panoramiche mostrate sopra.
La segretezza ossessiva del regime sovietico ritardò la pubblicazione delle immagini così tanto che fu Jodrell Bank a diffonderle per prima.
Maggiori dettagli sulla tecnologia che consentì questi risultati, veramente eccezionali per l'epoca, sono presso Mental Landscape (anche qui), Wandering Space e NASA.
2013/05/04
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3 commenti:
Scusa Paolo ma se la temperatura sulla luna oscilla tra i -233 di notte e i +133 di giorno come ci andarono gli americani? Voglio dire come facevano le tute a resistere a quelle temperature altissime e bassissime ? Secondo me la tecnologia non era sufficiente per permetterlo, no ??
Gain,
perdona se non ti scrivo tutto lo spiegone, ma in estrema sintesi la tecnologia era sufficiente eccome. Sia quella americana, sia quella russa. E le temperature che citi sono sbagliate perché gli sbarchi avvennero all'alba locale e la temperatura del suolo nel vuoto è sostanzialmente irrilevante.
Trovi tutti i dettagli nel libro "Luna?" che vedi linkato in questo blog. Puoi anche scaricarlo gratis.
Ad eterna conferma che per quanto spieghi qualcosa, ci sarà sempre qualcuno che, con disprezzo del senso del ridicolo, ricomincia con le stesse, solite domande. Credo sia come svuotare col cucchiaino della conoscenza il mare dell'ignoranza. Perché in questo stesso sito, la spiegazione c'è, eccome. Ma Gian ha di meglio da fare che leggerselo PRIMA di fare le domande.
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