English summary: Gagarin's landing separately from his Vostok spacecraft is widely reported by many space historians as a secret which was kept until 1971. However, a Russian book dated (apparently) 1965 contains an illustration which gives away this secret, and an Italian press cutting dated 15 April 1961 mentions Gagarin landing with his own parachute: "Witnesses report that Yuri landing with a parachute (until yesterday, it was being reported that the space cabin itself had brought him back to the ground)". Another Italian newspaper on the same date reports this detail in its headline. Other US press cuttings from 1961 also report that Gagarin landed with his own chute,
Secondo molti storici, lo straordinario volo di Yuri Gagarin del 12 aprile 1961 ebbe una particolarità: il fatto che Gagarin non rimase nella capsula Vostok fino all'atterraggio fu tenuto nascosto. Questo serviva per non rivelare che l'Unione Sovietica non aveva ancora la tecnologia sufficiente a consentire un atterraggio morbido di un veicolo spaziale e per non invalidare l'omologazione del record da parte della FAI (Fédération Aéronautique Internationale), che imponeva che il pilota rimanesse a bordo fino all’atterraggio.
Molte fonti dicono che questo segreto fu mantenuto fino al 1971 e oltre. Lo fanno per esempio Amy Shira Teitel su Motherboard e Nola Taylor Redd e Robert Roy Britt su Space.com. Lo fa anche questo articolo su Seeker, che nota inoltre che il requisito FAI di atterrare dentro il veicolo fu annullato dopo il volo di Titov il 7 agosto del 1961. Astronautix dice che il segreto fu mantenuto “per molti anni”. Il libro Spacesuit: Fashioning Apollo di Nicholas De Monchaux scrive che la rivelazione avvenne soltanto nel 1978 (“The particulars of this process, and the fact of Gagarin's separate landing, were not revealed until 1978”, pag. 109) citando come fonte Space Flight: The Records di Tim Furniss (1985).
Tuttavia altre fonti anticipano parecchio questa rivelazione.
MannedTweets cita un libro cecoslovacco del 1963, Astronautické otazníky (Questioni di astronautica), che parla della Vostok 2 dicendo che per l’atterraggio c’erano due opzioni, ossia restare in cabina o usare un sistema di espulsione, e Titov scelse la seconda.
Il libro Cosmonauti perduti di Luca Boschini dice invece che “La menzogna venne alla luce solo un anno dopo, per via di una gaffe del terzo cosmonauta sovietico Popovich: quando gli venne rivolta la domanda su come fosse atterrato, lui si lasciò sfuggire che si era lanciato col paracadute “come Gagarin e Titov”. Quando si dice che le bugie hanno le gambe corte...” (pag. 197). Popovich volò ad agosto 1962, per cui la rivelazione involontaria risalirebbe a quel periodo.
La Stampa del 15 aprile 1961 (pochi giorni dopo l’impresa) scrive inoltre, a firma di Alberto Ronchey, che “I testimoni raccontano che Yuri è disceso col paracadute (fino a ieri si diceva che la stessa cabina spaziale lo avesse ricondotto a terra)”.
La prima pagina intera de La Stampa dalla quale è tratta la citazione
(ho segnato con un rettangolo la posizione della frase nella pagina):
Il Corriere della Sera del 15 aprile 1961 annuncia il presunto segreto
direttamente nel titolo (ma non nel testo dell’articolo) in prima pagina:
“Gagarin scese con il paracadute abbandonando nel cielo la nave
spaziale”.
Nel 2023 Nick Stevens ha segnalato inoltre alcuni articoli della stampa in lingua inglese di aprile 1961 che parlano di atterraggio separato e di versioni contrastanti degli eventi. Non ha indicato le testate che li pubblicarono e non sono riuscito a trovarle facendo ricerche online, ma i ritagli si trovano in questo forum russo, che cita come fonti rispettivamente il “Pittsburg Press” e la Associated Press nel giornale “Reading Eagle” e dice che si tratta di una corrispondenza inviata dal giornalista UPI Henry Shapiro da Mosca.
La trascrizione:
Cosmonaut Returned By Parachute
3 Versions Given of Flier's Descent From Orbiting Craft
MOSCOW, April 14 [...] The official Russian [...] news agency said today [...] spaceman Yuri Gagarin [re]turned to earth by parach[ute.] It did not make c[...] whether Gagain left [...] space ship while it was [...] in the air or whether the [en]tire craft carrying the cos[mo]naut was landed by parach[ute.]
Seen By Farmer
In giving first details of Gagarin’s return, Tass did [...] give the place where he and his space vehicle landed.
But it said Gagarin and his space ship were seen coming down by a tractor driver working in a field.
It said the details of the [in]cident were reported in K[om]solmolskaya Pravda, publication of the young Communist group.
“A tractor driver who was working not far away had a good view of the landing of the cosmic ship,” the Tass account said.
Driver Quoted
The dispatch quoted [...] tractor driver as saying:
“The cosmonaut landed [...] parachute not far from [...] With my comrades I ran [to] meet him. We saw a very calm and absolutely [un]harmed slim man. On [one] wrist he had a watch, on the other a small mirror in the sleeve of the flying suit.”
Earlier, Tass reported in [an] interview with Russian [...]tist Nikolai Gurovsky that “Gagarin’s landing was exceptionally successful.”
“The astronaut came down smoothly in a glade near a field, landing on both feet,” Gurovsky was quoted as saying, “Even without tumbling, he walked up to the people who saw him first.”
[There was no immediate explanation of the apparent conflict between the tractor driver’s version of seeing the “cosmic ship” land and Gurovsky’s statement that Gagain landed “on both feet.”]
Komsomolskaya Pravda reported, according to Tass, [...]
La trascrizione della prima parte, quella saliente:
Russian Radio Suggests Spaceman ’Chuted to Earth at End of Flight
Moscow, April 14 (AP) – Moscow Radio suggested today that spaceman Yuri Gagarin left his space capsule in the air and completed his trip by parachuting to the ground.
The broadcast quoted Soviet scientist Nikolai Gurovsky as saying: “The astronaut came down smoothly in a glade near a field. Landing on his feet, even without tumbling, he walked up to the people who saw him first.”
Tass, quoting the newspapers Komsomolskaya Pravda and Soviet Russia, added these tidbits to the story of man’s first successful flight through space:
A tractor driver on the collective farm, Ivan Rudenko, was working near his field station when he saw the landing.
“Rudenko... saw well the landing of the space ship. He said the cosmonaut parachuted down close to where he was.
“My comrades and I ran out to meet him.” Rudenko said. “We saw a very calm and absolutely unhurt man who has a wristwatch on one hand and a small mirror on the sleeve of his flying suit on the other hand.
“Yuri Gagarin told the collective farmers who he was and they enthusiastically welcomed him.
“Soon a car arrived to take the astronaut... we were sorry we had no time to invite the guest to lunch.”
Farmer Quoted
Tass quoted a middle-aged collective farmer who had noticed something unusual in the sky.
“She went up a hill and saw that a man wearing some strange outfit was waving to her from afar. This was Yuri Gagarin... the collective farmers helped him to take off the airtight helment and the space suit. The astronaut remained bare-headed and somebody immediately presented him a cap.”
Sembra, insomma, che la notizia della vera dinamica del volo di Gagarin sia trapelata, sia stata pubblicata da alcuni giornali, e sia poi stata dimenticata collettivamente, sostituendola con una versione distorta degli eventi.
L’equivoco storico, secondo
ShuttleAlmanac, è che si confonde la versione governativa sovietica con quella diffusasi
inizialmente: alcune fonti sovietiche dell’epoca avrebbero dichiarato che
Gagarin si era paracadutato separatamente, ma il governo del paese avrebbe poi
insistito ufficialmente che era atterrato con la Vostok e avrebbe
obbligato il cosmonauta a mentire durante le conferenze stampa. L’ammissione
formale, governativa, sarebbe avvenuta soltanto nel 1971, per non invalidare
il volo di Gagarin secondo le norme FAI di quel tempo.
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La versione originale dell’indagine qui sopra è stata ispirata dalla mia
scoperta dell’esistenza di un libro, Cosmonauta Uno di M. Vodopyanov,
datato (a quanto pare) 1965 e disponibile come scansione parziale su
Vault of the Atomic Age
e su
Dreams of Space, che mostra un disegno di Gagarin dopo l'atterraggio mentre indossa la tuta
spaziale e ha davanti a sé un proprio paracadute.
Ho chiesto ai miei lettori russofoni di tradurre il testo che accompagna
l'immagine: la frase "Он прыгнул с парашютом", secondo
@DottAloe, significa “Si è lanciato con il paracadute”, e
@dfmunno
aggiunge che il testo dice che
“a quota 7mila ha visto il fiume Volga, poi ha aperto il paracadute
atterrando sulle terre dove iniziò a volare 6 anni prima”.
Se la datazione del libro fosse confermata, sarebbe una sorpresa notevole
scoprire che un libro diffuso liberamente in Unione Sovietica rivelava un
segreto del genere con anni di anticipo rispetto alle cronologie comunemente
accettate.
2020/06/26
Nel 2017 nei commenti su Dreams of Space è stato pubblicato questo aggiornamento:
I can confirm the date of this book. It was 1965. The author, Mikhail Vodopyanov, was a Major General in the Soviet Air Force. I own a copy and there is an additional copy in a library in Berlin: Staatsbibliothek zu Berlin - Preußischer Kulturbesitz, Haus Potsdamer Straße SBB-PK, Potsdamer Straße, Berlin, 10785 Germany
SpaceShuttleAlmanac, una fonte molto autorevole nel settore della storia dell’esplorazione spaziale, ha chiesto ai colleghi e Katya Pavlushchenko ha risposto così:
Ok, I did some quick research, and this is what I found. The book really exists and was published in 1965. Here is its page on Russian State Library site: https://t.co/XUgFu3MGXV Here is it on the internet auction: https://t.co/5tcO4NPFIn— Katya Pavlushchenko (@katlinegrey) June 26, 2020
La voce del catalogo della Biblioteca di Stato Russa mostra quanto segue:
Sul sito di aste russo citato da Pavlushchenko si trova questo:
Secondo Google Translate, il libro sarebbe composto da 55 pagine, risalirebbe effettivamente al 1965, sarebbe stato stampato in 200.000 esemplari e le sue illustrazioni sarebbero opera dell’artista E.I. Seleznev.
2021/04/13
A luglio 2020 Katya Pavlushchenko mi ha gentilmente inviato una copia del libro (in cambio di una copia del mio Moon Hoax: Debunked!).
Per contro, quest’altro libretto russo del 1961 racconta la storia di Gagarin con illustrazioni di assoluta fantasia e mostra un atterraggio a bordo del veicolo spaziale.