Ricevo da un lettore, Adriano Carrata, queste scansioni di una serie di foto d’epoca della missione Apollo 11, risalenti a pochi mesi dopo questo celeberrimo volo spaziale. La busta ha infatti il timbro del 2 gennaio 1970.
Adriano spiega come ne è entrato in possesso: “Ero amico di un fotografo, che ricevette l'offerta della Kodak circa un mese dopo l'allunaggio. Ovviamente ne approfittai subito, e le foto mi arrivarono qualche mese dopo. Le conservo gelosamente, anche se cominciano a sentire il peso degli anni anche loro.”
Sulla qualità delle foto, nota alcuni dettagli tecnici e li collega alla sua esperienza personale: “Nota la mancanza degli elevati contrasti tipici delle riproduzioni dei rotocalchi dell'epoca [...] Le foto disponibili oggi sono di gran lunga migliori, ma questo è un ricordo di un momento magico che, in qualche modo, ha anche segnato la mia vita professionale [...]. Perché mi occupo di spazio? Beh...avevo quattro anni quando venne lanciato lo Sputnik. Ricordo Laika, Gagarin, i primi tentativi eroici (e da folli) di andare lassù. Ricordo la crisi di Cuba. La paura che tutti avevamo in quei giorni, anche noi che eravamo bambini. E lo spazio era una speranza, la speranza di un mondo migliore. Ultima nota, professionale. Sono tra i 'colpevoli' (forse il maggiore) dell'algoritmo di ripresa utilizzato dalla costellazione Cosmo Skymed [...] per essere più precisi, ho curato l'algoritmo di ottimizzazione delle richieste di ripresa in funzione delle orbite e del numero di satelliti.”
Aggiungo un paio di note mie: le foto sono troncate lateralmente per adattarle al formato della carta e alla foto frontale di Aldrin è stata aggiunta una banda nera superiore, nel cielo. Inoltre si tratta di stampe su carta non fotografica, probabilmente in quadricromia o simile.
La busta, datata 2 gennaio 1970. |
La prima pagina del testo di accompagnamento. |
APOLLO 11: UOMO SULLA LUNA
Il 20 Luglio 1969, alle 22,56 ora di New York, Neil A. Armstrong, comandante della navicella Apollo 11, scende dalla scaletta del modulo lunare e posa i piedi sulla Luna. Pronuncia una frase che immediatamente fa il giro del mondo e si imprime a lettere indelebili nella storia umana: «E’ un piccolo passo per l’uomo, un balzo gigantesco per l’umanità». Poi, conscio della drammaticità del momento, avanza sul suolo lunare tracciando le prime orme umane sulla superficie selenica. Pochi minuti dopo, l’obbiettivo dell’apparecchio fotografico che Armstrong manovra fissa l’immagine del suo compagno Edwin E. Aldrin mentre a sua volta scende sulla Luna. La conquista di un mondo diverso dal nostro a opera dell’uomo finalmente è divenuta una realtà.
Mentre l’eco di questa straordinaria impresa, lungi dal sopirsi, pervade ancora il mondo con la propria eccezionalità, ci sembra opportuno illustrare in modo adeguato il ruolo sostenuto dalla KODAK in questa prima storica discesa sulla Luna. Le immagini che mostriamo in questa raccolta sono state tutte scattante dal comandante Armstrong utilizzando pellicola KODAK EKTACHROME EF 70 mm e sono state scelte a rappresentare altrettanti momenti importanti dell’avvenimento. La testimonianza che esse ci danno necessita di ben poco commento, tuttavia richiama alla mente un fatto estremamente significativo: dovunque c’è conquista scientifica, lì è pure la KODAK. Il progresso infatti esige che la fotografia documenti, momento pe momento, le tappe della conquista e per far ciò si vale anche delle pellicole e delle apparecchiature KODAK.
La KODAK al servizio della scienza e dell’uomo, dunque, in una esaltante testimonianza della perfezione raggiunta.
La seconda pagina del testo di accompagnamento descrive le foto. |
“Edwin E. Aldrin, detto «Buzz», scende dal modulo lunare sulla superficie della Luna.” |
Le foto sono interessanti anche dal punto di vista del cospirazionismo, perché documentano con un reperto fisico risalente a pochi mesi dopo il primo allunaggio la questione delle presunte “crocette mancanti”, ossia le crocette di riferimento sovrimpresse sulla pellicola direttamente dentro la fotocamera.
Secondo la tesi complottista, alcune di queste crocette mancano o sono incomplete e questo rivelerebbe una manipolazione. Ma in realtà le crocette sono complete eccome: sono semplicemente erose quando passano davanti a un oggetto molto luminoso, come capita a qualunque oggetto sottile in queste circostanze (ne scrivo qui nel mio libro Luna? Sì, ci siamo andati!).
Lo si vede molto bene in questo dettaglio di una delle foto: