Una recente affermazione dell'astronauta Buzz Aldrin, uno dei primi due uomini a mettere piede sulla Luna nel 1969, ha destato l'attenzione degli ufologi e dei teorici del complotto per tenere segreta l'esistenza degli extraterrestri. Aldrin ha infatti dichiarato che su una luna di Marte c'è un "monolito" e ha aggiunto che "quando la gente lo saprà, si chiederà chi ce l'ha messo".

Le parole di Aldrin sono state interpretate quindi come conferma non solo che la vita extraterrestre esiste, ma che gli astronauti e gli scienziati lo sanno e tacciono. Poco importa, a queste menti fantasiose, che questo presunto segreto riservatissimo sarebbe stato spifferato con totale disinvoltura in diretta TV da Aldrin: lo spiegano dicendo che l'astronauta avrebbe avuto un lapsus.
Vediamo quali sono i fatti. Il video che contiene la presunta "rivelazione" è questo:
Proviene da una trasmissione del canale televisivo statunitense C-SPAN effettuata in diretta il 19 luglio 2009. Aldrin risponde alle domande telefoniche e via mail dei telespettatori, e a un certo punto (a 53 minuti circa dall'inizio) dice:
"We should go boldly where man has not gone before. Fly by the comets, visit asteroids, visit the moon of Mars. There's a monolith there, a very unusual structure, on this little potato-shaped object that goes around Mars once in seven hours. When people find out about that, they're gonna say 'Who put that there? Who put that there?' Well, uh, the universe put it there. If you choose, God put it there".
In traduzione:
"Dovremmo andare coraggiosamente là dove l'uomo non è già andato [allusione a una celebre frase di Star Trek]. Volare intorno alle comete, visitare gli asteroidi, visitare la luna di Marte. C'è un monolito, una struttura molto insolita, su questo piccolo oggetto a forma di patata che gira intorno a Marte ogni sette ore. Quando la gente verrà a saperlo, dirà 'Chi ce l'ha messo? Chi ce l'ha messo?' Be', ce l'ha messo l'universo. Se volete, ce l'ha messo Dio."

Un altro fatto da valutare è che il termine "monolito" è associato da ogni appassionato di fantascienza a un manufatto alieno, ma in realtà indica semplicemente una "pietra in un sol pezzo di grandi dimensioni" (Garzanti). Un monolito è dunque un grosso sasso: non è detto che sia stato lavorato artificialmente. Anzi, Aldrin chiarisce che l'"autore" del monolito è "l'universo", ossia la natura, oppure Dio, ma non fa menzione di alieni.
Quello che Buzz Aldrin sta dicendo, in altre parole, è semplicemente che su Phobos, una delle due piccole lune di Marte, c'è un grosso sasso di forma e natura insolita, che potrebbe destare l'interesse dell'opinione pubblica verso i viaggi spaziali. Non si tratta affatto di una rivelazione, perché il monolito è già citato nel libro indicato dal conduttore.

E' artificiale? E' naturale, per esempio un frammento depositatosi su Phobos dolcemente a causa della sua gravità ridottissima (meno di un millesimo di quella terrestre)? C'è un solo modo per saperlo invece di perdersi in chiacchiere e analisi dilettantesche di immagini sgranate: andare là e vedere. Ed è per questo che Buzz Aldrin ne parla: per promuovere l'esplorazione dello spazio.