di Paolo Attivissimo. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Una delle affermazioni ricorrenti presentate dai lunacomplottisti è che in alcune foto si vedono dei riflessi sospetti sul casco di un astronauta: secondo loro, sono le luci del set cinematografico nel quale sono state falsificate le immagini degli sbarchi lunari.
È un'affermazione fatta, per esempio, dal tedesco Gernot Geise (
qui il suo sito) nel programma
La storia siamo noi di Giovanni Minoli, trasmesso dalla Rai il 22 agosto 2006, dal quale è tratto questo spezzone:
Geise dice che
"in alcune foto è possibile vedere dei puntini luminosi simili a riflettori. C'è addirittura una foto in cui la visiera del casco di un astronauta riflette un'intera fila di riflettori".

Esaminiamo la fotografia che viene mostrata (immagine qui accanto): innanzi tutto, come è prassi abituale dei lunacomplottisti, non ci viene dato nessuna informazione sulla foto. Sarebbe facile farlo, dato che ogni singola fotografia (anche quelle brutte, sovraesposte e sfocate) è catalogata e pubblicata negli archivi NASA su Internet. Invece ci tocca arrivare a identificarla per deduzione, quando sarebbe bastato indicarne il numero identificativo.
Una paziente ricerca in archivio permette di scoprire che si tratta di un'immagine della missione Apollo 12, e specificamente di un particolare della foto classificata come AS12-49-7281, scattata durante la seconda passeggiata lunare effettuata durante quella missione. L'astronauta ritratto è Alan Bean; quello riflesso nella visiera è Charles "Pete" Conrad. L'immagine originale è consultabile presso la
Apollo Image Gallery. Ecco la foto completa:
Qui sotto si può vedere l'inquadratura di dettaglio corrispondente a quanto mostrato da
La storia siamo noi: già si nota la pessima qualità dell'immagine utilizzata dal documentario rispetto a quest'originale.
Ingrandendo ulteriormente, si scopre che i "riflettori" non hanno affatto né la forma né la disposizione dei riflettori. Nella versione di scarsa qualità sembravano luci circolari disposte a distanze regolari, ma l'ingrandimento dell'originale rivela la loro reale natura altamente irregolare:
La spiegazione è in realtà molto semplice: si tratta di
riflessi del Sole prodotti dai graffi superficiali sulle visiere e dalle riflessioni interne sui vari strati del casco. I graffi sono prodotti per esempio dall'abrasione della polvere depositata sulla visiera dalle mani guantate degli astronauti nell'azionare i parasole laterali.
La polvere lunare, non subendo l'erosione prodotta dall'acqua e dal vento, è molto spigolosa ed agisce come una sorta di carta vetrata naturale. I resoconti delle missioni degli astronauti citano spesso i problemi di graffi e intasamenti dovuti alla natura particolare della polvere. Altri esempio di foto che mostrano graffi con i relativi riflessi sono AS12-48-7071, AS12-48-7074, AS12-48-7135, AS12-48-7136 (tutte dell'Apollo 12) e AS14-66-9231 (Apollo 14).
A titolo di confronto, ecco il genere di riflessi prodotto dalle visiere sulla Terra durante l'addestramento degli astronauti Apollo, in un fotogramma tratto dai filmati d'epoca presentati nel documentario
When We Left Earth.
Riflessi irregolari di questo genere si formano su qualunque superficie ricurva leggermente abrasa, come mostra questo fotogramma da un
video della BBC che mette in scena una futura missione umana su Marte:
Un altro esempio di quest'effetto è visibile in questa foto che ho scattato a una sfera metallica che fa parte di un modello in scala del Sistema Solare sul Monte Generoso, in Canton Ticino. C'è una sola fonte luminosa (il Sole), eppure si forma una serie irregolare di punti luminosi.
Le abrasioni delle visiere sono ben visibili anche nelle foto scattate dagli astronauti a bordo dello Shuttle e della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) in tempi ben più recenti, come questa, tratta dalla missione Shuttle STS-118 di agosto 2007 e catalogata come ISS015-E-22561, che ritrae l'astronauta Clay Anderson durante la costruzione della Stazione Spaziale Internazionale (la foto è cliccabile per ingrandirla):
Gli stessi graffi si notano anche sulla visiera dell'italiano Luca Parmitano, in questa foto scattata da Parmitano stesso all'esterno della ISS a luglio del 2013: