Su Internet e negli altri media vengono spesso proposte presunte registrazioni di comunicazioni di astronauti che segnalano avvistamenti di misteriosi oggetti volanti non identificati durante le loro missioni spaziali. Di solito si tratta di falsi fabbricati intenzionalmente per burla o per parodia (come nel caso dell'Apollo 20 o di Alternative 3). Non capita spesso, invece, di trovare una comunicazione autentica di astronauti che segnalano oggetti misteriosi.
Durante la missione Gemini 6, svoltasi fra il 15 e il 16 dicembre 1965, i due astronauti a bordo, Wally Schirra (Shi-rah per gli americani, ma Schirra per gli abitanti di Loco, il paesino ticinese dal quale provenivano i suoi nonni) e Tom Stafford, fecero questa sorprendente comunicazione radio ai loro colleghi Jim Lovell e Frank Borman della Gemini 7, che era in orbita insieme a loro per il primo rendezvous fra due veicoli spaziali (senza attracco):
Gemini VII, qui è la Gemini VI. Abbiamo un oggetto, sembra un satellite che va da nord a sud, probabilmente in orbita polare. È su una traiettoria molto bassa e viaggia da nord a sud e ha un elevato rateo di salita. Sembra che potrebbe persino essere un... Molto basso. Sembra che potrebbe essere in procinto di rientrare presto. State in attesa un... Potreste provare a lasciarmi cercare di captare quella cosa...
Gemini VII, this is Gemini VI. We have an object, looks like a satellite going from north to south, probably in a polar orbit. He's in a very low trajectory traveling from north to south and has a very high climbing ratio. It looks like it might even be a ... Very low. Looks like he might be going to re-enter soon. Standy by one... You just might let me try to pick up that thing...
Questa è la versione riportata nel documento Gemini VI Composite Air-to-Ground and Onboard Voice Tape Transcription (pagina 116, 23:57:30). Esiste un'altra versione di questa comunicazione, trascritta nel Gemini VII Gemini VI PAO Mission Commentary Transcript (sezione Tape 507, Page 2, che corrisponde a pagina 1375 del documento PDF), che è la seguente:
Roger, Houston e Gemini 7. Qui è la Gemini 6. Abbiamo un oggetto, sembra un satellite, che va da nord a sud, su, in orbita polare. È su una traiettoria molto bassa e viaggia da nord a sud. E ha un elevato coefficiente di forma [o rapporto di snellezza, n.d.t.]. Sembra che potrebbe persino essere una palla di bastoni. È molto basso. Sembra che potrebbe essere in procinto di rientrare presto. State in attesa un [?]; sembra che stia cercando di farci dei segnali.
Roger, Houston and Gemini 7. This is Gemini 6. We have an object, looks like a satelite, going from north to south, up in a polar orbit. He's in a very low trajectory, traveling fran north to south. And, it has a very high fineness ratio. It looks like it might even be a ball of sticks. It's very low; looks like he may be going to reenter pretty soon. Stand by one; it looks like he's trying to signal us.
Le frasi sono davvero inquietanti e sembrano suggerire una visita da parte di un veicolo sconosciuto e animato da intelligenza, terrestre o aliena (“sembra che stia cercando di farci dei segnali”), e in grado di emettere segnali captabili (“Potreste provare a lasciarmi cercare di captare quella cosa”). C'è poi la misteriosa discordanza proprio nella trascrizione di queste due citazioni.
La discordanza aumenta se si considera che Schirra stesso, nelle sue memorie intolate Schirra's Space, dichiara di aver pronunciato anche questa frase ancora più precisa:
Vedo un modulo di comando e otto moduli più piccoli davanti. Il pilota del modulo di comando indossa una tuta rossa.
I see a command module and eight smaller modules in front. The pilot of the command module is wearing a red suit.
L'apparente mistero ufologico, tuttavia, si chiarisce (almeno per chi è interessato a fare chiarezza) nella parte immediatamente successiva delle trascrizioni.
(Jingle Bells suonata da un'armonica a bocca e da sonaglini)
S/C 7 – Li abbiamo ricevuti anche noi, [Gemini] 6.
S/C 6 – Era dal vivo, [Gemini] 7, non un nastro.
HOUSTON – Siete troppo forti, [Gemini] 6.
S/C 6 – Da Da De Da De.
(Jingle Bells played by harmonica and bells).
S/C 7 – We got them too, 6.
S/C 6 – That was live, 7; not tape.
HOUSTON – You're too much, 6.
S/C 6 – Da Da De Da De.
Credit: Mark Avino/National Air and Space Museum, S.I. |
Il CAPCOM che ricevette a Houston l'annuncio a sorpresa era il candidato astronauta Elliot See, che avrebbe dovuto partecipare alla missione Gemini 9 ma morì in un incidente aereo due mesi dopo, nel febbraio del 1966.
Fonti aggiuntive: I morti dimenticati dei programmi spaziali, Astronautix.com, BoingBoing, Smithsonian.com.
6 commenti:
Paolo, l'originale in inglese è diverso dall'Italiano:
S/C 6 – Era dal vivo, [Gemini] 6, non un nastro.
dovrebbe essere
S/C 6 – Era dal vivo, [Gemini] 7, non un nastro.
Refuso sistemato, grazie!
Uh ma mica ho capito, stavano facendo uno scherzo quindi?
Eb, un po' "nerds".. :)
Certamente! Del resto, se rischi la vita passando giorni interi nel vuoto a 28.000 km/h, con una cabina tanto stretta che ti ci vuole un'ora per toglierti la tuta, qualche momento di nerditudine te lo sei guadagnato.
Sarebbe stato bello aver avuto del footage video.
La faccia del responsabile di Houston all'inizio dello scherzo dev'essere stata davvero impagabile...
Stupenda l'idea di un avvistamento di Babbo Natale, slitta e renne, nello spazio...
Grazie per la chicca Paolo...
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