2012/08/03

Bandiera lunare caduta? Facciamo un po' di chiarezza

di Paolo Attivissimo. Questo articolo vi arriva grazie alla donazione per il libro “Luna? Sì, ci siamo andati!" di Speedbow.

In questi giorni sono stati pubblicati molti articoli, anche da parte di testate generaliste, sulla notizia che la bandiera piantata sulla Luna durante il primo sbarco, quello della missione Apollo 11 nel 1969,  è caduta e le altre sono ancora in piedi (ANSA; Corriere della Sera). Il passaparola ha però generato alcuni equivoci che è opportuno chiarire.


Bandiera Apollo 11 caduta: si sapeva da quasi 40 anni


La notizia che la prima bandiera statunitense collocata dagli astronauti è caduta non è affatto una novità. Complotti Lunari ne ha parlato di recente segnalando un video di Buzz Aldrin, risalente a giugno 2012, in cui l'astronauta rievoca l'evento, ricordando che la bandiera cadde al momento del decollo dalla Luna del veicolo che portava lui e Neil Armstrong. Ma Aldrin stesso aveva già segnalato questa caduta decenni prima.

“I was concentrating on the computers, and Neil was studying the attitude indicator, but I looked up long enough to see the flag fall over.”
“Ero concentrato sui computer, e Neil stava studiando l'indicatore di assetto, ma io alzai lo sguardo abbastanza a lungo da veder cadere la bandiera.”
Apollo Expeditions to the Moon di Edgar M. Cortright (1975), capitolo 11.6

“I was concentrating intently on the computers, and Neil was studying the attitude indicators, but I looked up long enough to see the flag fall over.”
“Ero attentamente concentrato sui computer, e Neil stava studiando gli indicatori d'assetto, ma io alzai lo sguardo abbastanza a lungo da veder cadere la bandiera.”
Return to Earth di Buzz Aldrin e Wayne Warga (1973), pagina 240

All'epoca fu dato poco risalto a questo dettaglio, per ovvi motivi patriottici, ma la caduta della bandiera non era né ignota né segreta, tanto che Aldrin e Cortright ne parlavano liberamente già quattro anni dopo la missione (e quella del 1973 è la segnalazione più vecchia finora trovata; non è escluso che ve ne siano altre ancora precedenti, sepolte nelle montagne di rapporti post-missione o nei giornali dell'epoca).


Conferma diretta delle altre bandiere


La notizia che le altre bandiere Apollo sono ancora in piedi non è una novità. La conferma arriva dalle immagini trasmesse dalla sonda automatica Lunar Reconnaissance Orbiter (LRO), che orbita intorno alla Luna dal 2009 e che ha fotografato ripetutamente l'intera superficie lunare, compresi i siti degli allunaggi statunitensi (e anche quelli dei veicoli russi senza equipaggio).

La risoluzione di queste immagini, scattate da una quota variabile da 100 a 22 chilometri, non è sufficiente a mostrare chiaramente le bandiere. Il loro drappo misura 91 x 152 centimetri ed è retto da un'asta verticale di 244 centimetri, come discusso in questo articolo, e nelle immagini della sonda LRO appare come un paio di pixel che si perdono nella variabilità del terreno lunare.

Tuttavia è possibile sfruttare ingegnosamente il fatto che LRO sorvola i siti di allunaggio in momenti differenti del giorno lunare e quindi evidenziare indirettamente la presenza o assenza della bandiera attraverso le variazioni della sua eventuale ombra, che spicca molto più vistosamente perché è nettamente più scura del terreno, è più grande (quando il sole è basso sull'orizzonte locale) e cambia posizione a seconda della posizione del sole.

Questa ricerca era già stata fatta ad agosto 2011 dall'ingegnere della NASA James Fincannon e pubblicata nell'Apollo Lunar Surface Journal della NASA (Six Flags on the Moon: What is Their Current Condition?). I risultati sono eloquenti e hanno confermato la presenza in piedi delle bandiere di Apollo 12, Apollo 14, Apollo 16 e Apollo 17 ma non hanno fornito risposte certe per le bandiere di Apollo 11 e Apollo 15 (Apollo 13 non sbarcò a causa di un guasto gravissimo durante il viaggio d'andata che obbligò l'equipaggio a rientrare a Terra fortunosamente dopo aver girato intorno alla Luna).

L'ombra della bandiera di Apollo 12 risalta in questa
sequenza di immagini della sonda LRO.
Credit: James Fincannon/NASA.

A questa ricerca si è ora aggiunta la pubblicazione, sul sito dedicato alle immagini della sonda LRO, di un articolo (Question Answered! di Mark Robinson, 27 luglio 2012) che mostra foto dei siti di allunaggio di Apollo 16 e 17 nelle quali si vede non solo l'ombra della bandiera, ma anche direttamente la bandiera stessa. Questa è la vera notizia.

Per esempio, l'immagine qui sotto mostra l'ombra della bandiera e anche il lato illuminato del drappo, catturato anche grazie al fatto che l'immagine è stata acquisita leggermente di sbieco, con la sonda orientata verso il lato in questione della bandiera, come spiegato nell'articolo di Robinson. Fra l'altro, l'immagine non è recentissima: l'originale è datato 24 novembre 2009. In altre parole, la documentazione dello stato di almeno una delle bandiere statunitensi sulla Luna era già disponibile da tre anni, ma era rimasta sepolta tra le migliaia di immagini acquisite dalla sonda LRO.

Il sito di allunaggio di Apollo 17. Flag indica la bandiera; Flag Shadow indica l'ombra della bandiera.
Foto M113751661L. Credit: NASA/GSFC/Arizona State University.

L'immagine qui sotto, invece, si riferisce alla missione Apollo 16 e mostra l'ombra della bandiera e il lato non illuminato della bandiera, appena percettibile.

Il sito di di allunaggio di Apollo 16. Flag indica la bandiera; Flag Shadow indica l'ombra della bandiera.
Foto M175179080L. Credit: NASA/GSFC/Arizona State University.
Lo stato delle altre bandiere è rilevabile facilmente grazie alla pubblicazione recente della sezione Featured Sites del sito dell'LRO, che raccoglie numerose immagini dei siti di allunaggio e le allinea e ordina in sequenza sfogliabile. Esaminando queste sequenze si nota facilmente l'ombra della bandiera, anche per Apollo 15 (specialmente nelle immagini M109215691LR e M126901141R), ma non per Apollo 11 (a conferma della segnalazione di Aldrin). Quindi oggi abbiamo la conferma fotografica che tutte le bandiere delle missioni Apollo che sbarcarono sulla Luna sono ancora in piedi, tranne quella di Apollo 11.


Resistenza inattesa


C'è però un altro aspetto che ha sorpreso anche molti esperti. Prima della pubblicazione delle immagini delle ombre delle bandiere, era opinione comune fra gli addetti ai lavori che questi vessilli (semplici drappi standard di nylon di produzione commerciale, senza alcun trattamento particolare) si fossero disintegrati a causa dell'esposizione a quarant'anni di radiazione ultravioletta non filtrata da alcuna atmosfera, al bombardamento di micrometeoroidi e a circa 500 cicli termici (14 giorni terrestri di sole, 14 giorni di notte) da +100 a -150 °C.

Il fatto che i drappi proiettino un'ombra indica invece che sono ancora intatti, almeno dal punto di vista strutturale. Si ipotizza che l'assenza d'ossigeno, necessario per la degradazione ultravioletta del nylon, abbia contribuito a questa resistenza imprevista. Può darsi, però, che i colori siano sbiaditi. C'è un solo modo per saperlo: tornare sulla Luna.

Una foto pre-volo di una delle bandiere Apollo. Fonte: Apollo Lunar Surface Journal.

18 commenti:

Palin ha detto...

Tornare sulla luna... ma non si fa prima a mandare un drone in orbita lunare con una fotocamera con uno zoom sufficiente? :)

Unknown ha detto...

"C'è un solo modo per saperlo: tornare sulla Luna"

Almeno con un rover come Spirit e Opportunity

MacLo ha detto...

eh.. però un viaggetto lo potrebbero fare sulla luna.. giusto per sistemare e pulire un pò la zona.. :D

Unknown ha detto...

Io sono disponibile, pronto con la valigia fatta.
Se serve mi porto la mia ramazza di saggina per pulire l'area e lo spolverino per togliere la polvere lunare alle bandiere.

Quando parto?
^__^

Morgan_v3.0 ha detto...

Se tutti gli scettici donassero un euro alla causa magari un paio di Rover potremmo finanziarli... Ma poi direbbero che le bandire ce le ha messe proprio il Rover!

Gary ha detto...

... Più che altro questa resistenza in condizioni estreme mi fa riflettere sulla biodegradabilità di quanto produciamo e "smaltiamo" sul nostro pianeta...

astrofrancesco ha detto...

Mi (e ti) chiedo una cosa: ma anche dopo la pubblicazione di queste immagini, dove si vedono perfettamente i moduli di discesa, i rover e perfino le bandiere, i complottisti sostengono ancora che non siamo mai andati sulla Luna??

Paolo Attivissimo ha detto...

Palin,

un veicolo orbitale non è sufficiente, perché non consente di avvicinarsi abbastanza. Anche con un'orbita bassa al limite del pericolo (22 km di quota minima) come quella dell'attuale sonda LRO, la fotocamera della sonds si trova -- nel migliore dei casi, ossia se passa a perpendicolo sopra il sito -- a 22 km dagli oggetti da fotografare. C'è un limite (anche ottico) allo zoom che puoi fare.

Aggiungici che per stare in orbita la sonda deve muoversi velocemente. Più è bassa l'orbita, più veloce deve muoversi. Muoversi significa che le foto fatte con l'ipotetico super-zoom vengono mosse. Già l'LRO costituisce l'attuale limite pratico delle nostre tecnologie, in questo senso.

No, ci vuole un veicolo (anche automatico) che atterri e si avvicini al sito. E questo non è banale, anche perché è stata chiesta una zona di rispetto intorno ai siti di allunaggio storici. Quindi devi atterrare lontano e poi avvicinarti viaggiando al suolo.

Paolo Attivissimo ha detto...

Astrofrancesco,

ma anche dopo la pubblicazione di queste immagini, dove si vedono perfettamente i moduli di discesa, i rover e perfino le bandiere, i complottisti sostengono ancora che non siamo mai andati sulla Luna??

Certamente. Dicono che siamo scemi noi che abbocchiamo alla nuova serie di foto false prodotte dalla NASA (o dagli Illuminati o Rettiliani, adesso non ricordo).

Se hai dei dubbi, vai su Luogocomune e prova a chiedere informazioni. Educatamente, mi raccomando, perché i suoi frequentatori sono permalosetti.

astrofrancesco ha detto...

Grazie per la risposta! Conosco (ovviamente) Luogocomune, ma l'ultima cosa al mondo che farei è andare a postare qualcosa li!!! ;)

Palin ha detto...

@Paolo Attivissimo

E invece passando in volo più basso dell'orbitale con traiettoria a sfuggire dalla gravità?

Paolo Attivissimo ha detto...

Palin,

una traiettoria che sfuggisse alla gravità sarebbe necessariamente ad alta velocità; se fosse radente, sarebbe a velocità altissima. Non risolverebbe nulla, anzi peggiorerebbe le cose.

Smiley1081 ha detto...

Quando partiamo?

Unknown ha detto...

Mandare invece una sonda con telecamere ad alta risoluzione quanto mai potrebbe costare?
La sonda potrebbe essere anche molto semplice l'atterraggio sarebbe facile,moduli per la ripartenza non ne servono,muoversi non sarebbe difficile già i primi moduli lunari aveva veicoli per spostarsi con semplicità, inoltre le telecomunicazioni sarebbero pressapoco immediate.
Capisco che il vero costo il viaggio ma una sonda da 100kg necessita di un razzo di dimensioni molto minori,magari potrebbe essere lanciata dalla ISS in questo modo non c'è il consumo iniziale di carburate per combattere la forza di gravità ma ci sarebbe solo il consumo per combattere l'uscita dall orbita terrestre.
E pur vero che la NASA ha perso interesse per la luna,ma noi no, ci vorrebbe un'altro Lunar Prize con le tecnologie odierne forse qualcuno c'e' la farebbe chissà.

federico ha detto...

..e ovviamente ne varrebbe la pena!

Paolo Attivissimo ha detto...

Francesco,

perdona la schiettezza, ma tutto è facile e costa poco, quando tocca a qualcun altro progettare e pagare :-)

Il fatto che tu proponga il lancio di un razzo dalla ISS come se questo offrisse qualche vantaggio o fosse praticabile (o, peggio ancora, risparmiasse carburante -- e come ci arriva, alla ISS?) mi suggerisce che tu stia offrendo giudizi su cose che non ti sono molto familiari.

Unknown ha detto...

Paolo mi scusi se glielo chiedo ma secondo lei perché la Nasa non invia sulla luna un Rover automatico come curiosity? Lo scopo sarebbe quello di studiare accuratamente il nostro satellite, e se nel frattempo si riuscisse a fare qualche foto anche ai siti degli allunaggi.. beh tanto di guadagnato! Forse i complottisti si convincerebbero che si, ci siamo andati davvero.. la ringrazio e complimenti sia per il suo libro che per il blog.

Paolo Attivissimo ha detto...

Claudio,

Premesso che i complottisti probabilmente non si convincerebbero neanche se li portassimo di persona sulla Luna, la NASA ha un budget molto limitato e non può spenderlo in missioni non strettamente necessarie. Un rover sulla Luna non aggiungerebbe nulla di significativo a quello che già si sa.

Tuttavia ci sono progetti privati per veicoli che atterreranno sulla Luna in vari punti e in alcuni casi si sposteranno. Ci sono dei limiti di sicurezza da rispettare, per cui atterraggi vicini ai siti delle missioni Apollo sono sconsigliati allo scopo di non contaminarli.