2013/02/04

I “fuori onda” di Neil Armstrong e Buzz Aldrin

di Paolo Attivissimo. Questo articolo vi arriva grazie alla donazione per il libro “Luna? Sì, ci siamo andati!" di marco_mus* e bussola68 ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.

Durante la discesa verso la Luna, a bordo del modulo lunare di Apollo 11 c'era un registratore a nastro sul quale rimasero incise le conversazioni private, non trasmesse verso Terra, dei due astronauti.

Ho recuperato dagli archivi NASA questa registrazione e l'ho sincronizzata con l'audio trasmesso e con le immagini della discesa, e ne è venuto fuori un quadro più completo di questa fase dell'impresa. Alcune parti dell'audio trasmesso che prima erano incomprensibili a causa delle interferenze o della perdita di segnale sono ora decifrabili e Neil Armstrong risulta parecchio più loquace ed emotivo di quanto sembri nella registrazione dell'audio pubblico.

Per esempio, nell'audio di bordo c'è un punto nel quale Armstrong ammette una certa difficoltà e Aldrin sembra confortarlo (intorno a 102:37):

Armstrong: Well, I'll tell you, this is much harder to do than it was...
Aldrin: Keep it going.

Emerge anche il talento di Armstrong, che si accorge di essere in anticipo di tre secondi rispetto al piano di volo (a circa 102:36). Nell'audio trasmesso verso Houston, Neil parla semplicemente di un anticipo:

Armstrong: Our position checks down range show us to be a little long.

Ma nell'audio in cabina è molto più specifico:

Armstrong: Okay, we went by the three-minute point early. We're long. 

[...]

Armstrong: Roger, about three seconds long.

Poi è il turno di Aldrin di essere emotivo, quando mette fretta ad Armstrong: il propellente di atterraggio del LM si sta esaurendo e Neil sta ancora volando in cerca di un punto sicuro dove posare il veicolo, e così Buzz (a 102:43) dapprima chiede a Neil di rallentare (“Slow it up”) e poi (solo nell'audio di bordo) cambia tono e chiede di far atterrare il LM (“Ease her down”). Va notato che benché la qualifica di Aldrin sia quella di Lunar Module Pilot, in realtà è sempre il comandante a pilotare il LM, mentre il Pilot gli fornisce l'assistenza strumentale e gestisce il computer.

Il video dell'allunaggio, con l'audio di bordo sincronizzato, è qui sotto e fa parte del progetto Moonscape. L'audio di bordo è identificato visivamente usando le parentesi angolari e un font corsivo e più piccolo ed è sul canale sinistro, mentre l'audio trasmesso è al centro e le voci del Flight Loop del Controllo Missione sono sul canale destro.

4 commenti:

Bugfixer ha detto...

Grazie Paolo,

non mi vergogno di dire che alla fine avevo le lacrime agli occhi.

Hai fatto un eccellente lavoro, grazie.

Unknown ha detto...

Ciao Paolo

È da tanto che ti seguo, ma qualche dubbio mi è ancora rimasto sui viaggi lunari

http://pianetax.wordpress.com/2011/07/11/strano-effetto-digitale/

in questa foto come è possibile che ci siano due zone di terreno separate da una linea retta completamente diverse?

Ciao paolo

Paolo Attivissimo ha detto...

Eleonora,

premesso che Galuppini (PianetaX) non è andato neanche a prendere la foto originale ma una sua scansione vecchia e sporca, c'è una spiegazione molto semplice: le due zone di terreno sono effettivamente separate. L'astronauta è sul ciglio di una collina e guarda verso valle.

Lo si nota dalla densità differente del terreno: granuloso in primo piano (perché vicino), più uniforme sullo sfondo (perché è lontano).

Se fai una foto nelle stesse condizioni sulla Terra ottieni lo stesso effetto.

Tutto qui. Il fatto che PianetaX non abbia pensato a questa spiegazione semplice e banale e si sia lanciato in accuse assurde la dice lunga sul suo metodo di agire.

Chicca: conosco personalmente il fotografo che ha scattato quell'immagine (Charlie Duke). Oggi è un nonnino adorabile e non mi sembra proprio il tipo da contar balle. Se tu potessi vedere come gli luccicano gli occhi ogni volta che racconta dei suoi giorni sulla Luna, ti passerebbe ogni dubbio.

Unknown ha detto...

Grazie a Paolo adesso non ho più dubbi, sempre esperto e professionale, come sempre

arrivederci e ancora grazie