Dopo tante settimane di lavoro in segreto, posso finalmente annunciare pubblicamente che è disponibile da oggi in italiano L’ultimo uomo sulla Luna, traduzione di The Last Man on the Moon: l’emozionante autobiografia di Gene Cernan, l’astronauta che per ultimo camminò sul suolo lunare a dicembre del 1972.
Sono pochissime le biografie in italiano degli esploratori lunari: l’editore Cartabianca ha creduto con passione in questo progetto e così ho avuto il piacere di fare da revisore tecnico della traduzione realizzata da Diego Meozzi.
La prosa di Gene Cernan non è facile da rendere; le sue narrazioni delle tre missioni spaziali alle quali ha partecipato, andando fino alla Luna due volte (Apollo 10 e Apollo 17) dopo aver rischiato la vita con una passeggiata spaziale in condizioni terribili durante la missione Gemini 9, sono avvincenti tanto quanto lo è il racconto delle sue vicende personali e del suo percorso di vita, presentato anche nel magnifico documentario omonimo.
Ho avuto il piacere e l’onore di incontrare Gene Cernan più volte, di ringraziarlo personalmente per le sue magnifiche parole al funerale di Neil Armstrong e di intervistarlo, scoprendo un uomo che sapeva ispirare con il proprio entusiasmo e la propria umiltà. Una delle sue frasi preferite era “Io sono riuscito a camminare sulla Luna. Cos’è che non puoi fare tu?” Se lui, cresciuto in una fattoria senza corrente elettrica e senza neppure un trattore, era riuscito a fare così tanta strada da arrivare ad essere scelto per andare sulla Luna, quali altre cose straordinarie possiamo fare se ci impegniamo? Con che coraggio diciamo “Non si può fare”? Forse è una retorica d’altri tempi, ma Cernan la sapeva porgere con rara potenza. È morto a gennaio 2017 a 82 anni: ritroverete quell’energia in questa autobiografia.
A proposito di questo libro, mi disse: “Sai, il mio obiettivo, in quel libro, era condividere con te le risposte a tutte le domande che so che hai, e sai tu quali sono. Volevo essere io che parlavo con te, e volevo che tu fossi là fuori con me durante la mia passeggiata spaziale di Gemini 9, a sentire quello che ho sentito io. Volevo che fossimo tu ed io sulla Luna, con lo sguardo rivolto alla Terra, in modo che tu potessi rispondere alla domanda ‘Che cosa si prova? Cos'hai pensato? Credi in Dio? Ti sei sentito più vicino a Lui?’ Questo era il mio scopo. Non so quanto mi ci sono avvicinato...”
Scopritelo anche voi. Trovate L’ultimo uomo sulla Luna qui su Cartabianca.com, sia su carta che come e-book; potete anche leggere gratuitamente un capitolo di anteprima.
L’ebook è disponibile ovunque, mentre la versione cartacea è acquistabile direttamente solo dallo store online di Cartabianca. L’e-book costa 9,99 euro; la versione cartacea costa 17,90 euro più le spese di spedizione tramite corriere.
Se questa autobiografia tradotta avrà successo, ne potranno seguire altre di altri protagonisti di un’avventura straordinaria. Ad astra.
2018/12/15
2018/11/03
Immagini tridimensionali delle missioni lunari
di Paolo Attivissimo. Questo articolo vi arriva grazie alle donazioni per il libro “Luna? Sì, ci siamo andati!". Ultimo aggiornamento: 2019/07/02.
È appena uscito Mission Moon 3D, un libro scritto da David J. Eicher della rivista Astronomy e illustrato da Brian May (sì, quello dei Queen, da decenni appassionato di foto stereo) e Claudia Manzoni con 150 foto 3D create elaborando le foto originali delle missioni spaziali.
Ogni copia del libro include un piccolo visore 3D, necessario per vedere l‘effetto tridimensionale delle foto. Qui sotto ne vedete alcuni campioni.
La percezione della profondità rende molto vive queste immagini, ma dal punto di vista tecnico è importante sottolineare che in alcuni casi si tratta di un effetto 3D aggiunto artificialmente a una singola fotografia; in altri, invece, esistono coppie di fotografie prese da posizioni leggermente diverse che consentono di ottenere un effetto 3D reale. Alcune immagini di Mission Moon 3D sono, in un certo senso, dei “falsi” artistici.
Gli astronauti Apollo scattarono infatti numerose coppie di foto che possono essere combinate per ottenere un effetto stereoscopico reale: la profondità, insomma, non è aggiunta artificialmente, ma rispecchia fedelmente quella effettiva della scena.
Queste immagini sono consultabili per esempio nella sezione Apollo Anaglyph Albums del sito della NASA e nel libro Luna mai vista di Roberto Beltramini e Luigi Pizzimenti; vanno viste indossando occhiali con un filtro rosso e uno blu. Qui sotto ne vedete un paio di esempi.
È appena uscito Mission Moon 3D, un libro scritto da David J. Eicher della rivista Astronomy e illustrato da Brian May (sì, quello dei Queen, da decenni appassionato di foto stereo) e Claudia Manzoni con 150 foto 3D create elaborando le foto originali delle missioni spaziali.
Ogni copia del libro include un piccolo visore 3D, necessario per vedere l‘effetto tridimensionale delle foto. Qui sotto ne vedete alcuni campioni.
La percezione della profondità rende molto vive queste immagini, ma dal punto di vista tecnico è importante sottolineare che in alcuni casi si tratta di un effetto 3D aggiunto artificialmente a una singola fotografia; in altri, invece, esistono coppie di fotografie prese da posizioni leggermente diverse che consentono di ottenere un effetto 3D reale. Alcune immagini di Mission Moon 3D sono, in un certo senso, dei “falsi” artistici.
Gli astronauti Apollo scattarono infatti numerose coppie di foto che possono essere combinate per ottenere un effetto stereoscopico reale: la profondità, insomma, non è aggiunta artificialmente, ma rispecchia fedelmente quella effettiva della scena.
Queste immagini sono consultabili per esempio nella sezione Apollo Anaglyph Albums del sito della NASA e nel libro Luna mai vista di Roberto Beltramini e Luigi Pizzimenti; vanno viste indossando occhiali con un filtro rosso e uno blu. Qui sotto ne vedete un paio di esempi.
Dettaglio di un’immagine stereoscopica effettiva creata da Roberto Beltramini partendo da una serie di immagini della missione Apollo 16. Fonte: Apollo 16 Image Library.
Immagine 3D del Rover di Apollo 17. Credit: Erik van Meijgaarden.
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