di Paolo Attivissimo. L'articolo è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale.
Nasa Mooned America, il libro che presenta le tesi lunacomplottiste di uno dei più celebri nomi del settore, Ralph René (1933-2008), sta circolando in Rete in formato PDF ed è scaricabile per esempio da
qui oltre che acquistabile presso
il suo sito.
Il libro, datato 1994, presenta una serie di asserzioni classiche del cospirazionismo spaziale: la bandiera che sventola, l'assenza di cratere sotto il LM, le ombre divergenti, i fondali finti, la lettera "C" su una roccia, l'assenza di stelle, le espressioni di vergogna degli astronauti dell'Apollo 11, la letalità delle fasce di Van Allen e molte altre tesi basate sia su fotografie, sia su considerazioni tecniche.
Aggiunge inoltre l'accusa che una fotografia dell'astronauta Michael Collins che lo ritrae durante una passeggiata spaziale sia un falso perpetrato dalla NASA modificando una fotografia scattata durante l'addestramento. In realtà la foto alterata compare in alcune edizioni nel libro autobiografico
Carrying the Fire di Collins, non in una pubblicazione NASA.
Oltretutto, come spiega
Clavius.org, in quelle edizioni la fotografia modificata non viene mai presentata come immagine di una passeggiata spaziale e viene poi riproposta senza alterazioni e con una didascalia che chiarisce che fu scattata durante l'addestramento. Quando René era ancora in vita, lo storico James Oberg gli offrì 10.000 dollari se fosse riuscito a presentare una edizione del libro di Collins nella quale la foto alterata fosse descritta come se fosse stata ripresa durante una passeggiata spaziale. Non vi riuscì, e finora non vi è riuscito nessun altro.
Un'altra accusa originale è che la missione Gemini 6A non andò mai nello spazio ma la capsula fu depositata in mare,
"paracadutata da un aereo cargo della CIA". La prova, secondo lui, è la presenza di un'antenna sporgente dalla capsula, che a suo avviso non avrebbe potuto sopportare il rientro in atmosfera. René respinge senza motivazioni l'idea che si tratti di un dispositivo retrattile o applicato dopo il rientro.
Ciascuna delle argomentazioni di René è smontabile, avendo tempo e pazienza sufficienti, ma per capire la profondità e la serietà di questo lunacomplottista è sufficiente consultare pagina 13 del suo libro:
Secondo René la fotografia presentata nella pagina è un falso clamoroso della NASA, perché mostrerebbe l'ombra dell'ugello del modulo di comando o dei motori di manovra del modulo lunare che si proietta sulla superficie della Luna da un'altezza di 69 miglia nautiche (circa 127 chilometri). René chiede sarcasticamente quale luogo meraviglioso sia mai la Luna, dove un piccolo motore riesce a disegnare un'ombra dai contorni netti sulla superficie lontana quasi 130 chilometri.
Il concetto che un'eventuale ombra proiettata, trovandosi a 130 chilometri dall'osservatore e non potendo essere più grande dell'oggetto che la genera, dovrebbe essere estremamente piccola, sembra sfuggire del tutto a René.
Infatti non si tratta affatto dell'ombra proiettata sulla superficie della Luna. La sagoma è una porzione di uno dei gruppi di quattro motori di manovra dello stadio superiore del modulo lunare. Non è l'ombra lontana di una parte del veicolo: è la parte stessa, che si trova a pochi metri dall'osservatore.
A ulteriore conferma del fatto che l'immagine mostra una parte del LM e non la sua ombra è sufficiente consultare la foto originale ad altissima risoluzione, anziché la versione sgranata e sfocata proposta da René, per accorgersi che la presunta "ombra" ha in realtà riflessi metallici nella parte conica superiore.
Questo è il livello qualitativo della ricerca svolta da Ralph René, che se n'è andato nella tomba con le sue fantastiche convinzioni di aver capito ciò che gli altri, poveri sciocchi, non avevano l'acume di cogliere. Come il fatto che a suo dire,
il valore ufficiale di pi greco è sbagliato: per soli 14 dollari potete scoprire perché.