2013/03/09

Gli astronauti devono tenere la visiera riflettente sempre abbassata?

di Paolo Attivissimo. Questo articolo vi arriva grazie alla donazione per il libro “Luna? Sì, ci siamo andati!" di stefano@art* ed è stato aggiornato dopo la pubblicazione iniziale. Ultimo aggiornamento: 2013/04/15.

Alcuni sostenitori delle tesi di complotto lunare affermano che sarebbe impossibile operare sulla Luna, al di fuori del veicolo spaziale, senza ustionarsi il volto a causa delle radiazioni solari, e che quindi le escursioni lunari sarebbero impossibili. Le immagini in cui gli astronauti hanno la visiera riflettente sollevata, poi, sarebbero ancora più irrealistiche, perché verrebbe a mancare anche la protezione di questo ulteriore strato.

Per esempio, Luogocomune presenta l'obiezione in questa pagina come segue (evidenziazioni aggiunte):

“Per ignoranza, o per abitudine, noi siamo abituati a considerare lo spazio cosmico come un "vuoto" assoluto. In realtà questo spazio è attraversato costantemente da poderose radiazioni solari, milioni di volte più forti di quelle che noi rivceviamo, filtrate dall'atmosfera, sulla Terra. Basti pensare alla differenza che si registra sulla nostra pelle se passiamo un'ora al sole nel tardo pomeriggio (quando i raggi solari ci arrivano in diagonale, e sono quindi maggiormennte filtrati dall'atmostera), e un'ora passata al sole a mezzogiorno (quando invece i raggi ci colpiscono in perpendicolare, ed attraversano uno strato più sottile di atmosfera).

Questo signore deve aver protratto un pò troppo a lungo la sua permanenza al sole, in alta montagna. E' bastato lo scarto di densità atmosferica che c'è con i livello del mare, per ridurlo in quelle condizioni.

Pensiamo ora di togliere del tutto il filtro atmosferico, e di passare un paio d'ore con il volto esposto ai raggi solari, protetti soltanto dallo schermo del casco. Per quanto filtrante possa essere il suo materiale trasparente, non è certo pensabile di poter passare più di un paio di secondi alla diretta luce del sole, senza friggere come cotechini. Al di là della radiazioni cosmiche, infatti, la superficie lunare raggiunge al sole delle temperature medie fra i cento e i duecento gradi centigradi, mentre all'ombra le temperature si abbattono drasticamente sotto i meno-cento gradi centigradi.”

La risposta tecnica dettagliata a questo dubbio è nel capitolo 8 del mio libro “Luna?” (scaricabile gratuitamente o acquistabile come mostrato nella colonna di destra di questo blog), e si riassume con il fatto che i materiali del casco sono sufficientemente filtranti per i raggi infrarossi e ultravioletti, ma c'è un modo molto più diretto di rispondere: confrontare con altre immagini di missioni spaziali sulle quali i complottisti non avanzano dubbi.

Per esempio, gli astronauti delle missioni Shuttle e quelli che lavorano a bordo della Stazione Spaziale Internazionale trascorrono diverse ore consecutive nello spazio, investiti dalle stesse radiazioni solari che colpirebbero un astronauta sulla Luna, perché sono al di fuori dell'atmosfera terrestre che, secondo Luogocomune, sarebbe un filtro protettivo imprescindibile. Ci sono centinaia di ore di registrazioni video delle loro passeggiate spaziali, durante le quali restano esposti al sole, protetti soltanto dai propri caschi, senza che questo comporti problemi.

Non solo: ci sono molte immagini di astronauti Shuttle o ISS che alzano la visiera riflettente mentre compiono passeggiate spaziali, proprio come nell'immagine dell'astronauta lunare mostrata da Luogocomune (probabilmente Harrison Schmitt). L'obiezione, insomma, è infondata, ma ci offre l'occasione di conoscere meglio la tecnologia spaziale e trovare delle magnifiche immagini di uomini e donne che lavorano nello spazio e sorridono attraverso le visiere trasparenti dei propri caschi.

Jerry L. Ross fotografato attraverso un finestrino dello Shuttle Atlantis durante la missione STS-37, 11 aprile 1991. Foto NASA STS037-18-032 (link).

Susan J. Helms durante la missione Shuttle STS-102 (2001), quando stabilì
il record di durata di una passeggiata spaziale con 8 ore e 56 minuti (link)

Michael Gernhardt agganciato al braccio robotico dello Shuttle Endeavour durante la missione STS-69 (1995) (link).

Jeffrey N. Williams durante la missione STS-101 (2000).
Foto NASA STS101-724-081 (link)

James Newman durante la missione STS-88 (1998)
Foto NASA STS088-704-041 (link)

Jerry L. Ross lavora alla Stazione Spaziale Internazionale durante la missione Shuttle STS-110 (2002)
Foto NASA STS110-303-034 (link).

L'astronauta svizzero Claude Nicollier durante la missione STS-103 (1999)
Foto NASA STS103-731-017 (link)

Andrew Feustel all'esterno della Stazione Spaziale Internazionale, 25 maggio 2011.
Dettaglio della foto S134-E-008966 (link)

5 commenti:

Rodri ha detto...

Segnalo volentieri, anche ad uso dei cari complottardi, la foto dell'astronauta svizzero Claude Nicollier durante la STS-103 (riparazione Hubble):
http://www.spacetelescope.org/static/archives/images/wallpaper3/sts103_731_017.jpg

Paolo Attivissimo ha detto...

Grazie Rodri,

l'ho aggiunta subito! Grande Claude.

Unknown ha detto...

a Paolo: una domanda, chi la scritte queste cazzate? Mazzucco o qualcuno dei suoi seguaci?

p ha detto...

lo stile credo sia ascrivibile al tardo mazzucchiano, decennio più decennio meno.

Paolo Attivissimo ha detto...

Roberto,

dovrebbe essere un testo scritto direttamente da Mazzucco. Ma per esserne certi la cosa migliore è chiedere a lui.