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2013/08/04

Neil Armstrong privo di senso dell'umorismo? Mica tanto

di Paolo Attivissimo


Per tutti coloro che sostengono che gli astronauti lunari hanno sempre espressioni tristi nelle foto perché schiacciati dal rimorso per aver partecipato alla messinscena dello sbarco sulla Luna, e per tutti coloro che si sono fermati al mito giornalistico di Neil Armstrong come uomo di ghiaccio del tutto privo di senso dell'umorismo, ecco una foto che la dice lunga, scattata nel 1966.

In alto a destra, Dick Gordon; in alto a sinistra, Pete Conrad; in basso a sinistra, Dave Scott; in basso a destra, Neil Armstrong. Armstrong e Scott erano l'equipaggio principale della missione Gemini 8, mentre Conrad e Gordon erano l'equipaggio di riserva.

2013/07/31

42 anni fa l'allunaggio di Apollo 15

di Paolo Attivissimo

Il 31 luglio 1971 Dave Scott e Jim Irwin atterravano nella Hadley Rille della Luna, nel Mare Imbrium. Questa è la ripresa cinematografica del loro allunaggio. Notate la polvere abbondantissima, ben diversa da quella per esempio di Apollo 11. La voce del CAPCOM è quella di Ed Mitchell.



Per la prima volta fu usata l’auto lunare Rover, che permise un raggio d’esplorazione molto più ampio (fino a 5 km in linea d’aria) e fece di Scott il primo automobilista su un altro corpo celeste.

Scott e Irwin furono i primi a effettuare tre escursioni, oltre a una stand-up EVA, nella quale Scott, in tuta spaziale, si sporse dall condotto di attracco in cima al LM e perlustrò visivamente e fotograficamente la zona circostante da quel punto elevato a oltre 7 metri da terra.

L'equipaggio di Apollo 15 fu anche il primo e a dormire sulla Luna senza dover restare nella propria tuta spaziale, che era di tipo migliorato e meno rigido. Scott e Irwin raccolsero la Genesis Rock, una delle pietre lunari più antiche mai riportate sulla Terra (ha oltre 4 miliardi di anni).

Worden lanciò un subsatellite scientifico dal modulo di servizio in orbita lunare e durante il viaggio di ritorno fece la prima passeggiata spaziale nello spazio profondo per recuperare le pellicole delle fotocamere automatiche di ricognizione.

Durante la terza escursione, Scott lasciò cadere simultaneamente una piuma e un martello per confermare l’ipotesi di Galileo sulla caduta identica dei corpi nel vuoto e collocò di nascosto sulla Luna una statuetta, il Fallen Astronaut, per commemorare gli astronauti statunitensi e i cosmonauti sovietici caduti dei quali si era a conoscenza all’epoca.

2012/04/06

Le prime parole italiane sulla Luna furono “Mamma mia”?

di Paolo Attivissimo, con il contributo di pgc, motogio, maucar, Diego Cuoghi e Gianluca Atti. Questo articolo vi arriva grazie alla donazione per il libro “Luna? Sì, ci siamo andati!" di danielerap*. Ultimo aggiornamento: 2022/11/12.

English Abstract: Several reputable historical sources claim that the first Italian words uttered on the Moon were “Mamma mia” and attribute this record variously to Charlie Duke (Apollo 16), Dave Scott (Apollo 15), Harrison Schmitt or Gene Cernan (Apollo 17). A search in the mission transcripts, however, confirms only Cernan's utterance. Moreover, other earlier Italian words might yet be discovered in the EVA transcripts. 

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Numerose fonti attribuiscono a vari astronauti l'uso dell'espressione italiana “Mamma mia” durante le escursioni sulla superficie della Luna.

Charlie Duke (Apollo 16)

Per esempio, secondo la voce Apollo 16 della Wikipedia in italiano, così come risulta al 5 aprile 2012,

Durante la passeggiata lunare effettuata da Charles Duke questi esclamò, dall'emozione, in italiano "Mamma mia!"

La fonte originale indicata da Wikipedia è un articolo di Repubblica, a firma di Luigi Bignami, intitolato Cento risposte su Luna e dintorni e datato luglio 2009. Qui Bignami scrive:

8) Sulla Luna vennero dette parole in italiano?
Charles Duke, durante la passeggiata lunare di Apollo 16, disse: "Mamma mia!"

Tuttavia l'Apollo Lunar Surface Journal (ALSJ), principale riferimento per le trascrizioni delle comunicazioni Apollo, non riporta affatto questa frase con riferimento a Duke o alle escursioni lunari della missione Apollo 16. Bignami, interpellato da me via mail ad aprile 2012, ha spiegato di aver usato come fonte un numero della rivista Epoca pubblicato durante le missioni Apollo e di essersi fidato di quello.

Dave Scott (Apollo 15)

Invece secondo la voce Apollo 15 della medesima Wikipedia in italiano, sempre al 5 aprile 2012, l'espressione viene attribuita a Dave Scott:

...durante tale missione furono pronunciate le uniche parole italiane sulla Luna. Scott, infatti, sorpreso dalla particolare lucentezza di una roccia, urlò le parole: "Mamma mia!".

La stessa attribuzione viene fatta in una discussione su ForumAstronautico.it. Non viene però indicata la fonte di questo dato. Luigi Pizzimenti, esperto di storia delle missioni Apollo, mi ha segnalato di aver parlato di quest'episodio proprio con Scott. Tuttavia l'Apollo Lunar Surface Journal non riporta nulla di simile.

Harrison Schmitt (Apollo 17)

Un articolo del Tri City Herald del 13 dicembre 1972 attribuisce un “Mama mia” (sic) a Harrison Schmitt (Apollo 17), segnalando che alcuni giornali italiani avrebbero pubblicato la notizia in prima pagina con il titolo “Si parla italiano sulla Luna”.

Schmitt avrebbe adoperato quest'espressione in una conversazione con il collega Cernan “dopo aver descritto un campione di roccia insolito che aveva trovato.”

Gianluca Atti ha trovato nella propria collezione di giornali italiani dell’epoca una pagina del Giorno del 13 dicembre 1971 nella quale viene riportato quanto segue, descrivendo la conclusione della prima EVA della missione:

...mentre rientravano nel modulo lunare e Cernan raccomandava a Schmitt di stare attento, di non danneggiare la "carota" che gli aveva fatto fare tanta fatica, il geologo ha risposto con una esclamazione italiana appena storpiata: "Mama mia".

Gene Cernan (Apollo 17)

L'unico “Mamma mia” o simile effettivamente presente nell'Apollo Lunar Surface Journal e documentato dalle registrazioni delle missioni Apollo è il "Mama me" attribuito a Gene Cernan (Apollo 17) nella sezione EVA-1 Close-Out:

124:04:55 Cernan: I'll take a peek down there. If they fell out, they'll be right on top (of the ground surface). Okay. (Pause) Mama me. (Pause)

La registrazione audio di questa parte dell'escursione riporta il “Mama me” a 09:05.

L'attribuzione storica del “Mamma mia” lunare, insomma, è molto controversa ma risolvibile consultando la documentazione originale. Tuttavia non è detto che si tratti davvero delle prime parole italiane o di origine italiana pronunciate sulla Luna.

Spaghetti sulla Luna

Per esempio, il Messaggero nota che Ed Mitchell, astronauta della missione Apollo 14, usò la parola italiana spaghetti mentre si trovava sulla Luna a 132:16:02 (“Okay, Fredo. I got the LPM reel reeled in just enough to keep it off the ground. I'm trailing a can of spaghetti here.”)

Durante l’escursione lunare di Apollo 16 Charlie Duke pronunciò la parola “spaghetti” nel corso della EVA-1 a 121:23:08 (“A bunch of spaghetti over there”) e a 124:43:23 (“Look at that thing! It's like a bowl of spaghetti!”) e nel corso della EVA-2 a 143:08:19 (“Man, that LPM is a bucket of spaghetti!”) e 143:16:27 (“Oh! I'm tangled up in this spaghetti here”).

Dopo la terza escursione lunare di Apollo 16, mentre gli astronauti si trovavano nel LM sulla Luna, Young usò la stessa parola a 171:18:20 (“There goes yours. Okay, your water hose... Here it is. What a ball of spaghetti”) e Duke la citò a 171:38:35 (“What are you doing with such a mess of spaghetti, there?”).

Alan Bean (Apollo 12) e un “mamma mia” spaziale ma non lunare

Diego Cuoghi ha trovato un “Mama mia” pronunciato da Alan Bean durante il rientro dalla Luna nel corso della missione Apollo 12, circa un quarto d’ora prima dell’ammaraggio, e citato nel libro Alan Bean: Astronaut, Lunar Explorer, Fine Artist.

"Look out your side window," he told Dick Gordon. "Son of a gun," as the Hawaiian Islands flashed by.
"Boy," commented Bean, "we are really hauling!"
"You're going to slow down in just a minute," Gordon said.
"Fifteen seconds."
"Mama mia," Bean exclaimed as he was pushed farther back in his seat. "That is fantastic!"

Il “Mama mia” è confermato dalle registrazioni presenti nel terzo DVD del cofanetto Apollo 12 - Ocean of Storms della Spacecraft Films. La frase esatta è "Look at that son of a bitch go... Mamma mia, that's fantastic!" ed è citata anche nelle trascrizioni della missione.

10 04 22 55 LMP "Mama mia! That's fantastic"

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È possibile che vi siano altre parole italiane disseminate nelle migliaia di pagine di trascrizioni: la ricerca continua.